Il vaticanista del TG1nel suo ultimo volume guida un viaggio all’interno della Chiesa ambrosiana: da sant'Ambrogio al cardinal Scola. Mercoledì 10 aprile la presentazione presso la Libreria Vita e Pensiero a Milano.
di Pino NARDI
In una lettera del 1933 lo scrittore Elio Vittorini spiega con queste parole il suo desiderio di traslocare a Milano: «Sa che è la città più bella del mondo?». Bella perché «anzitutto è città». «Sono solo tre parole, ma dicono tanto. Milano è città perché non è piccola dentro. Perché è una rete di rapporti. Perché il milanese, che vi sia nato o sia arrivato da fuori, si sente partecipe delle vicende umane e civili. Perché ha un’opinione pubblica. Dice bene Vittorini: Milano è anzitutto città perché “è piena del mondo”». Racconta questo aneddoto Aldo Maria Valli, vaticanista del Tg1 e saggista molto apprezzato, nel suo ultimo libro «Milano nell’anima. Viaggio nella Chiesa ambrosiana» (Editori Laterza, 217 pagine, 16 euro).
Un cammino che legge una metropoli in grande trasformazione attraverso le vicende della Chiesa ambrosiana a partire dalle sue origini, dal santo patrono. Una lettura gradevole e precisa, che consente al viaggiatore-lettore di farsi un’idea su quello che la comunità cattolica ambrosiana ha significato e continua a significare per l’intera metropoli, ma anche oltre.
Un percorso che si snocciola da Ambrogio a Carlo e Federico Borromeo, ai vescovi del Novecento, ai profili di Schuster, Montini e Colombo. Fino agli ultimi pastori: dal «biblista a sorpresa» Carlo Maria Martini, al «buon» Dionigi, all’attuale arcivescovo Scola, ambrosiano che giunge dalla Laguna. Valli affronta poi la terribile stagione degli anni di piombo, la città che cambia pelle con l’arrivo di immigrati anche islamici, la presenza culturale di realtà come l’Università cattolica e la Biblioteca Ambrosiana, i monaci e le abbazie. E ancora le figure che hanno dato un contributo decisivo alla Chiesa ambrosiana e italiana: da Giuseppe Lazzati a padre Turoldo, da don Giussani a don Gnocchi.
«Eccola qui la Chiesa di Milano – scrive Valli -. C’è tutto. C’è la devozione, c’è la solidarietà, c’è la partecipazione, c’è l’amore per le proprie radici, c’è l’attivismo organizzatore, c’è la tensione educativa verso i giovani. Una grande Chiesa viva e vivace». Valli ricostruisce il carattere del cattolicesimo ambrosiano. Sottolineandone la vivacità, la creatività, la concretezza, a partire dalla dimensione della carità e della solidarietà, tratto decisivo per comprendere la Milano dal “cuore in mano”, che nonostante ondate di chiusure e di individualismo, rimane nel suo Dna profondo. Scrive l’autore: «Milano è davvero una città dello spirito, e lo è ancora. Lo testimoniano le tante iniziative di solidarietà che nascono dalla fede, lo dicono la vitalità del laicato cattolico e l’abbondanza di esperienze religiose diverse, lo segnalano la disponibilità a mettersi in gioco e la passione con cui persone provenienti da mondi e storie differenti si sentono unite dalla comune responsabilità di crescere nella pace».
Una Milano che guarda al futuro, all’Expo 2015, all’apertura al mondo dopo alcuni anni di chiusure e di egoismi sociali. Una metropoli che mantiene intatta la sua anima grazie alla testimonianza, spesso nascosta, dei credenti che contribuiscono in maniera decisiva – nel confronto e nel dialogo con tutti – alla costruzione di una città dell’uomo a misura d’uomo. E questo viaggio di Valli aiuta il lettore a prenderne consapevolezza.