La mensa solidale di Greco diventa uno dei Fuorisalone della Milano Design Week: un’installazione sul dialogo interreligioso dell’architetto Anna Barbara, visite guidate per il pubblico, un progetto di design sociale firmato da Alessandro Guerriero e in conclusione pranzo di raccolta fondi dello chef Andrea Aprea
Refettorio Ambrosiano diventa uno dei Fuorisalone della Milano Design Week. Dal 12 al 17 aprile ospiterà l’installazione “Ut unum” dell’architetto e designer Anna Barbara e sarà aperto al pubblico per le visite guidate alle opere che contiene. Inoltre durante la settimana cercherà finanziatori per produrre il prototipo la “Chicchera” disegnata da Alessandro Guerriero e realizzata dagli ospiti della Sacra Famiglia. Domenica 17 un pranzo preparato dallo chef Andrea Aprea del Ristorante VUN di Milano concluderà il programma di eventi.
Con l’iniziativa “Ut Unum. Tutti siamo poveri di Bellezza” Caritas Ambrosiana, che gestisce il Refettorio, porta il proprio contributo dentro una manifestazione che mette Milano al centro del mondo e a cui guarda con interesse anche la Diocesi, come è sottolineato dalla presenza nella giornata conclusiva del Salone del Mobile dello stesso Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, che presiederà la celebrazione eucaristica domenica 17 aprile, alle 10.30, alla Fiera di Rho.
«Vogliamo portare qui al Refettorio i visitatori del Fuorisalone per lanciare un messaggio forte: gli ultimi non devono essere considerati scarti», ha detto il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti alla conferenza stampa di presentazione. «Il Salone del Mobile è la manifestazione culturale più importante non solo di Milano, ma d’Italia, e quindi è giusto che il Refettorio Ambrosiano vi faccia parte e testimoni la sua capacità progettuale, presentando oggetti utili e belli, come la ciotola di Guerriero e l’opera di Anna Barbara, che con il pretesto di realizzare un tendaggio a schermo della luce, fa un’installazione sul dialogo interreligioso – ha aggiunto in un videomessaggio Davide Rampello, curatore del Refettorio Ambrosiano -. Il destino dell’uomo è il viaggio e mi auguro che il Refettorio possa continuare a vivere questo viaggio dentro se stesso e la vita della città».
«Credo che il Refettorio Ambrosiano sia il luogo più rivoluzionario del Salone del Mobile e manda una provocazione al mondo del design ribaltando il concetto di lusso. Qui la bellezza non esclude, ma include», ha detto l’architetto e designer Anna Barbara.
L’installazione
L’istallazione “Ut Unum” – progetto site-specific ideato da Anna Barbara e collocato sulla parete sud all’interno del Refettorio – consiste in un sistema di tende su cui sono rappresentati alimenti che rappresentano simboli di comunione in differenti tradizione religiose e culturali. I teli, realizzati con tessuti di alta qualità provenienti da scarti industriali, sono posti a copertura delle finestre permettendo alla luce, che vi filtra attraverso, di creare suggestivi giochi di colore come succede negli edifici religiosi.
Come indicato dal titolo, l’opera vuole rappresentare il dialogo possibile tra le diverse fedi e portare una riflessione sulla rinascita dello scarto, entrambi temi già affrontati dall’autrice: ad esempio nel progetto “Dumia – Cupola Interreligiosa” prodotta a Torino nel 2002 e con l’installazione “Blind Floor” alla Biennale di Architettura di Venezia del 2010. «In qualche modo sui teli ho voluto imbandire non un’Ultima cena, ma una Cena prossima, in cui gli alimenti comuni alle religioni e alle civiltà possono mescolarsi e dialogare tra loro», ha spiegato l’autrice.
Sabato 16 aprile, dalle 15 alle 17, sarà possibile incontrare l’autrice.
Il progetto “Ut Unum” inaugura anche l’ingresso di un nuovo fornitore del Refettorio Ambrosiano, Cascine Bellaria, che donerà una fornitura di riso di 2,5 tonnellate sufficiente a coprire il fabbisogno di due anni. In qualità di partner tecnici hanno collaborato con entusiasmo alla produzione dell’installazione “Ut Unum” le aziende Alessandrosimoni e Casa Valentina. «Sono felice che una piccola azienda familiare produttrice di riso di qualità possa dare il contributo perché mostra il ruolo che le imprese devono avere nella società», ha detto Mariella Enoc, imprenditrice e socia di Cascine Bellaria.
Le visite guidate
Altra novità riservata dal Refettorio per la Milano Design Week è l’apertura al pubblico. Per la prima volta, eccezionalmente, i volontari del Refettorio offriranno al pubblico visite guidate alle opere d’arte custodite in questo luogo: oltre all’installazione “Ut Unum” di Anna Barbara, la stampa tipografica “Senza titolo” di Carlo Benvenuto, l’affresco “Affresco” di Enzo Cucchi, l’installazione al neon “Nomoreexcuses” di Maurizio Nannucci, la scultura “Acquasantiera” di Gaetano Pesce e i 13 tavoli d’autore disegnati dai più noti designer. Le visite si svolgeranno da martedì 12 a sabato 16 aprile, dalle 15 alle 18, su appuntamento chiamando il numero 02.760377 oppure scrivendo a eventi@refettorioambrosiano.it. La sera, dalle 18.30, il Refettorio Ambrosiano continuerà preparare la cena per i suoi ospiti.
Il pranzo di raccolta fondi
Concluderà questa settimana dedicata al bello e al buono, domenica 17 aprile alle 12.30, un pranzo di raccolta fondi organizzato in collaborazione con l’associazione CHIC – Charming Italian Chef e preparato da Andrea Aprea, chef stellato del Ristorante VUN di Milano. Prenotazione e offerta si raccolgono sulla piattaforma di crowdfunding noprofit.upeurope.com/u/it. Le donazioni (minimo 100 euro) sosterranno l’attività del Refettorio Ambrosiano per il 2016. «Siamo un’associazione che riunisce grandi professionisti sensibili ai temi della sostenibilità, della solidarietà, della lotta agli scarti. Per questa ragione abbiamo colto molto volentieri l’invito a partecipare a questa iniziativa», ha detto Raffaele Geminiani, direttore dell’associazione Charming Italian Chef.
La “Chicchera”: un progetto di design sociale
Infine, approfittando della presenza in città delle aziende del settore, Refettorio Ambrosiano presenta il prototipo “Chicchera”, una particolare ciotola in ceramica smaltata, disegnata appositamente per Refettorio Ambrosiano da Alessandro Guerriero (Compasso d’Oro nel 1982). Le ciotole sarebbero realizzate dagli ospiti della Sacra Famiglia all’interno dei laboratori di terapia occupazionale promossi dalla Fondazione di Cesano Boscone. I 500 esemplari numerati previsti sarebbero in parte utilizzati al Refettorio, in parte utilizzati come ricompense nella campagna di crowdfunding sulla piattaforma Upeurope. Per realizzare il progetto di design sociale occorre però un partner che si faccia carico dei costi di produzione. «I laboratori sono una parte essenziale dei percorsi terapeutici che offriamo all’istituto perché, realizzando progetti frutto della loro creatività, i nostri ragazzi trasformano le loro fragilità in opportunità», ha spiegato don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Sacra Famiglia.