In attesa della riapertura, un cineforum virtuale curato da Andrea Chimento, con cinque film on line sulle pagine social dell’associazione e delle sale aderenti

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di Gabriele LINGIARDI

acec

Come operatori culturali ed esercenti cinematografici le Sale della Comunità vivono quotidianamente la passione per le storie attraverso le immagini. Il cinema riprende la realtà, e con uno zoom la supera, mostra pieghe invisibili a occhio nudo, suggerisce mondi nuovi e relazioni diverse. Il cinema ha impresso nei suoi fotogrammi i dilemmi che stiamo vivendo ora, durante la crisi del settore e la pandemia, ancora anni prima che questi fatti avvenissero. Non è una profezia, una magia, o un effetto speciale. Ma è la capacità di sondare l’umano nelle sue pieghe che ci suggerisce uno sguardo nuovo per interpretare il presente.

«Gente del mio tempo, chi ti ha convinta che quando c’è la salute c’è tutto, se per l’ossessione di custodire la salute ti privi di tutto? Chi ti ha persuasa che la generosità sia un azzardo, che la compassione una debolezza, l’amore sia un pericolo, la promessa che si impegna per sempre una imprudenza? Gente del mio tempo perché te ne stai a testa bassa a compiangere la tua situazione?», ha chiesto l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, durante l’omelia della celebrazione dell’Epifania.

Attraverso un percorso cinematografico l’Acec segue proprio questa provocazione. Domande che si espandono attraverso le immagini, e che trovano un’immagine concreta nel corpo di un bambino “diverso” che riesce a dare luce (nel film Wonder). Verrà esplorata una nuova idea di salute, con il capolavoro Il posto delle fragole, e una vita che si guarda nello specchio dei ricordi. Si ripartirà dalla diversità di Vitalina Varela, film premiato al festival di Locarno, con il coraggio per la compassione e il rialzare la testa. La solidarietà de L’altro volto della speranza e la fantasia de Il labirinto del fauno chiudono la rassegna portando un nuovo senso di solidarietà, un attualissimo sguardo verso l’altro dove la mostruosità è relativa, e la creatività è salvezza.

Un percorso attraverso i film per ritornare a progettare il futuro della nostra società, animato dal desiderio di un’altro tipo di ripresa: non più cinematografica, ma del cinema, del teatro e della cultura. È un cineforum virtuale, in attesa, che scalda i motori e tende le mani al pubblico in attesa di riaprire le porte delle nostre sale.

La rassegna “Il cinema riprende” è curata da Andrea Chimento, giornalista professionista e critico cinematografico, che scrive dal 2009 su IlSole24Ore.com, collabora con diverse testate, da Cineforum a La Rivista del Cinematografo, ed è ideatore e direttore responsabile del sito web LongTake.it. In ambito universitario, riveste il ruolo di docente di Istituzioni di storia del cinema (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), del Laboratorio Organizzare un Festival cinematografico (Università degli Studi di Milano) e di Storie e scenari dell’immagine e dell’audiovisivo al Master in Management dell’Immagine, del Cinema e dell’Audiovisivo (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano).

La rassegna si terrà in forma gratuita per cinque venerdì, a partire da venerdì 12 febbraio, sulle pagine social dell’Acec di Milano e delle sale aderenti. I film saranno visionati tramite la piattaforma pubblica RaiPlay. La presentazione di Andrea Chimento sarà disponibile gratuitamente online.

 

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