La proiezione del documentario di Alessandro G.A. D’Alessandro - l’unico in cui compare il Priore di Barbiana - in una serata-evento organizzata dal Centro culturale di Milano e dalla Fondazione Ente dello Spettacolo presso la sede del Cmc
Arriva a Milano – dopo la “prima” mondiale che avuto luogo all’ultimo Festival del Cinema di Venezia, nelle “Proiezioni Speciali” – l’unico documento esistente, inedito e restaurato, in cui don Lorenzo Milani compare con le sue parole, il suo volto, la sua scuola. Parliamo di Barbiana ’65 – La lezione di don Lorenzo Milani, documentario del regista Alessandro G.A. D’Alessandro, che sarà presentato lunedì 23 ottobre, alle 20.45, presso la sede del Centro culturale di Milano (largo Corsia dei Servi 4), in un evento organizzato dal Cmc e dalla Fondazione Ente dello Spettacolo.
L’opera – prodotta da Felix Film con Istituto Luce Cinecittà, in collaborazione con Fondazione Don Lorenzo Milani – è stata realizzata a partire dal materiale girato a Barbiana dal regista Angelo D’Alessandro nel dicembre 1965, ritrovato dal figlio Alessandro dopo la morte del padre. Dal 16 ottobre il film di D’Alessandro viene portato dall’Istituto Luce Cinecittà sugli schermi di oltre 40 città, con proiezioni-evento e convegni.
D’Alessandro fu l’unico a ricevere da Lorenzo il permesso di riprendere lui e la sua scuola, divenuta nel tempo un luogo simbolo e irripetibile di riflessione politica e sociale. E infatti nel documento don Milani parla, spiega e narra: una testimonianza inedita e unica “di prima mano” del sacerdote e della sua esperienza, che a 50 anni dalla sua morte riporta nuova attenzione su una figura e una storia unica, contrastata, coraggiosa. Un’occasione per far riemergere con forza l’attualità del messaggio del Priore e ricordare a tutti la sua grande lezione.
L’opera
Angelo D’Alessandro era salito a Barbiana per un’inchiesta sull’obiezione di coscienza, a cui si era aggiunta la voce di don Lorenzo. Il filmato originale dell’epoca mostra alcuni aspetti fondamentali della Scuola di Barbiana: la scrittura collettiva, la lettura dei giornali, i ragazzi più grandi che insegnano ai più piccoli. Ma c’è anche il lavoro manuale svolto dai ragazzi (o la loro partecipazione alla Messa, in cui don Milani celebra “per finta”, per la macchina da presa, dopo una scelta consapevole e condivisa con il regista).
Intorno a queste immagini del 1965 si sviluppa il racconto con le testimonianze di Adele Corradi (insegnante che ha vissuto l’esperienza con don Lorenzo), di Beniamino Deidda (ex Procuratore generale di Firenze che dopo la morte di don Lorenzo ha continuato a insegnare ai ragazzi di Barbiana) e don Luigi Ciotti.
Scuola, Costituzione e Vangelo sono i tre pilastri su cui si sviluppa il pensiero di don Milani, che trova il suo culmine nella lettura davanti alla macchina da presa della sua Lettera ai Giudici, il testo scritto per difendersi dalle accuse di apologia di reato nel processo che lo attende a Roma. Il filmato restituisce con forza la voce e l’immagine di un uomo che, oggi più che mai, ripropone il tema della coscienza e dell’obbedienza, della giustizia e della solidarietà, della scuola che deve permettere a tutti di diventare sovrani di se stessi.
Il dibattito
Nella serata milanese, dopo la proiezione è previsto un dialogo con il regista Alessandro D’Alessandro, il vicepresidente della Fondazione Don Milani Agostino Burberi, il poeta e scrittore Franco Loi, il conduttore tv Massimo Bernardini e il presidente Sea Pietro Modiano.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.centroculturaledimilano.it