Anniversario apparizione. Elevazione a Santuario mariano regionale, Caravaggio, Santuario Santa Maria del Fonte - 26 maggio 2023

  1. La devozione a Maria dei fratelli di Gesù.

Sì, è una forma di devozione opportuna quella che chiede di fare penitenza per la conversione dei peccatori;

sì, è una forma di devozione che edifica quella che raggiunge il santuario per un lungo faticoso cammino, sulla cima del monte;

sì, è una forma di devozione che illumina il cammino della fede quella che insegna lunghe preghiere,

sì, è una bella devozione quella che incoraggia generose offerte per la carità,

sì, è una devozione che commuove quella che invita a contemplare il dolore, il cuore trafitto della Madre, le lacrime e il sangue che Maria ha versato per partecipare alle lacrime e al sangue dei suoi figli.

 

  1. La devozione facile.

Noi ci siamo radunati per onorare Santa Maria del Fonte e vorremmo imparare una devozione facile, quella alla quale ci educa e ci invita questo santuario che riconosciamo come santuario regionale.

Veniamo ad incontrare Maria come la Madre che non chiede di portare altri pesi, ma piuttosto che renda più leggero il peso della vita, che è già troppo pesante.

Vogliamo compiere un atto di devozione facile, quella che possono praticare tutti: quello che possono correre e saltare e quelli che camminano adagio adagio e quelli che non camminano per niente e non possono fare gradini. Veniamo a compiere un atto di devozione facile, quella che si può praticare quando c’è il sole e quando piove.

Veniamo ad incontrare Maria, la donna semplice di Nazaret che ci ospiti senza dirci qualche cosa da fare, ma inviti piuttosto a non fare niente, a fermarsi, tranquilli, per un momento: perché la gente ha già troppe cose da fare.

Veniamo ad incontrare Maria, la donna di Nazaret, la piena di grazia che esulta in Dio, che asciughi le nostre lacrime che consoli, perché la gente ha già versato troppe lacrime.

Veniamo ad incontrare Maria, la donna di Nazaret che non teme i potenti e le loro minacce, perché sa che Dio depone i potenti dai troni ed esalta gli umili, non una regina che minaccia castighi, ma che invita Gesù ad offrire il vino migliore della fiducia e della speranza, perché la gente è già troppo spaventata dalle minacce e dalle paure che incombono sull’umanità.

Veniamo ad incontrare Maria, la donna di Nazaret, la donna delle piccole cose di ogni giorno, e non pretendiamo i grandi miracoli, ma i piccoli sollievi che rendono meno aspro il cammino, perché già sappiamo che la vita è complicata e ogni giorno ha la sua pena e insieme con Maria possiamo far fronte, serenamente, tenacemente. Ma un piccolo sollievo ci fa bene.

Noi siamo la gente che quando viene a Caravaggio ha bisogno di una devozione facile: di trovare un prete per la confessione, di trovare una immagine che inviti a pregare, di trovare un po’ di silenzio per uscire dal rumore e dalla confusione di un tempo troppo chiassoso e dispersivo.

Noi siamo gente che quando viene a Caravaggio pratica la devozione facile: prega come riesce e sa che quando prega il pensiero e la fantasia corrono dappertutto, ma confida nella Madre che ascolta anche pensieri da poco e parole semplici. La devozione facile è quella che consegna nella preghiera anche le distrazioni.

Noi siamo gente che quando viene a Caravaggio pratica la devozione facile: invochiamo la grazia di compiere il bene facile, perché Maria ci insegna che è più facile perdonare che conservare il rancore, è più facile dare gioia invece che dare tristezza, è più facile servire che farsi servire, così, alla buona, come siamo capaci. 

Noi siamo gente che quando viene a Caravaggio pratica la devozione facile: non pretendiamo di avere qualche speciale illuminazione o qualche intuizione originale, chiediamo semplicemente un po’ di buon senso, quella saggezza dei semplici che sa che la presunzione e l’orgoglio sono una forma di stupidità, che il sorriso e la benevolenza sono una rivelazione della nobiltà dell’animo più che i titoli di studio e le imprese di cui uno può vantarsi.

Veniamo a Caravaggio, il nostro santuario regionale, in una terra che onora Maria con cento e cento santuari ricchi di storia e di grazie. E qui pratichiamo, così, alla buona, la devozione facile, e vi troviamo sollievo per una vita che spesso è troppo difficile.

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