50° di fondazione della “Casa Maria delle Grazie” C.O.D.I.C, Cibrone di Nibionno - 18 giugno 2023

Dio piantò un giardino in Eden, a oriente. … Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi.

 

  1. Il primo fiume irrigava la terra della ricchezza e dell’abbondanza.

Infatti la ricchezza può essere immensa, può suscitare invidia e avidità. La ricchezza può essere una maledizione. Guerre interminabili si scatenano per l’oro e le terre preziose. L’avidità della ricchezza semina morte, divide le famiglie, mette un fratello contro un fratello. La ricchezza è una grande tentazione di idolatria, diventa un idolo al quale si offrono sacrifici umani.
Ma Dio ha mandato il suo figlio nel mondo non per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui (Gv 3,17).
Il fiume di Dio, cioè la grazia, può salvare anche la ricchezza.
E la salvezza trasforma la tentazione in una vocazione, trasforma quello che può seminare morte in una risorsa che può generare vita.
Così Adele Bonolis ha insegnato ai ricchi di Milano che con i loro soldi potevano fare del bene.

  1. Il secondo fiume irrigava la terra degli abissi spaventosi.

Ci sono infatti nel cuore dell’umanità abissi spaventosi. Ombre cupe. Depositi incomprensibili di rabbia, di passioni incontrollate, di follia. Dal cuore dell’uomo si scatenano violenze e crudeltà inspiegabili, cattiverie che non si lasciano controllare dalla ragione. Gli abissi spaventosi riversano spavento nella storia della gente. Uomini e donne diventano delinquenti. La società li teme piuttosto che comprenderli. Li rinchiude in un mondo separato, per sentirsi sicura, più per toglierli di mezzo che per fare giustizia.
Ma il fiume di Dio irriga anche gli abissi spaventosi e dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia (Rm 5,20).
La Casa Maria delle Grazie, come altre opere avviate da Adele Bonolis, attingono al quel fiume di grazia per portare un messaggio di speranza e una promessa di salvezza anche negli abissi spaventosi.

  1. Il terzo fiume irrigava la terra della fragilità paralizzante.

C’è infatti una terra abitata dalla fragilità. Vite stentate, famiglie paralizzate dalla necessità di prendersi cura di persone con disabilità, sguardi angoscianti verso il futuro, desolante senso di impotenza. Vi sono fragilità e disabilità che paralizzano il corpo e rendono impraticabili i movimenti necessari per essere autosufficienti. Vi sono fragilità e disabilità che confondono il pensiero e la volontà, che rendono imprevedibili e sconcertanti i comportamenti.
I familiari e la società vivono una pena che produce una specie di desolazione, induce a sopportare le persone fragili come un peso antipatico, come una presenza ingombrante.
Ma il fiume di Dio irriga anche la terra della fragilità e mostra la potenza di salvezza che viene da Dio, perché Dio ha amato questo mondo e il suo amore si è fatto più intenso e più tenero là dove i suoi figlie e le sue figlie sono più bisognosi. Il cuore di Dio si muove a compassione e vuole salvare tutti. E con la fragilità lo Spirito di Dio genera una compassione operosa, una solidarietà intraprendente ed efficiente.
La Casa Maria delle Grazie è una espressione di questa attenzione che si fa carico delle diverse forme di fragilità e manifesta così il desiderio di Dio di salvare tutti. Questo fiume di grazia che sgorga dal giardino piantato in Eden è un’acqua che guarisce i sani che riconoscono nella fragilità non un peso da portare, ma una vocazione a servire.

  1. Il quarto fiume irrigava la terra della sapienza e della scienza.

La terra della sapienza e della scienza è talvolta avvelenata dall’orgogliosa sfida dell’uomo e della donna che hanno mangiato dell’albero della conoscenza del bene e del male. Avevano sospetti e non si fidavano di Dio: forse ci impedisce di mangiare di questo albero perché vuole nasconderci qualche cosa e mantenerci nella condizione di dipendenza e di schiavitù. Così si è sviluppata la conoscenza come sfida contro Dio. Così la scienza ha prodotto strumenti di morte, argomenti per giustificare l’egoismo, presunzione di impossessarsi del segreto della vita per farne mercato.
Ma il fiume di Dio irriga anche la terra della scienza e della sapienza perché anche i dotti e agli intelligenti sia possibile essere salvati.
E così scienze e tecniche sono messe a servizio del bene degli uomini e delle donne, posso curare le malattie e le ferite dell’anima e del corpo. Possono rendere migliore la vita. Possono esplorare le vie per prendersi cura della dignità, dei diritti, delle necessità di tutti e rendere la società una terra benedetta in cui tutti possano abitare.
La “Casa Maria delle Grazie” è luogo di scienza e di competenza, come altre istituzioni di questo territorio e mostrano come sia salvata la conoscenza, la scienza, la tecnica e diventino una sapienza benedetta.

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