Da gennaio a luglio di quest'anno le aggressioni sui mezzi di superficie sono state 120. In tutto il 2006 erano state 126. L'anno peggiore dal 2002 a oggi è stato comunque il 2004, con 208 aggressioni. Episodi che coinvolgono indistintamente passeggeri, controllori e conducenti. Le linee più a rischio per le aggressioni sono la filovia, 90-91, l'autobus 95, 92, 56, 57, 93, 60, 49, il tram 3, 14, 12, 9, 4, 15, 2 e il 33. Quelle, insomma, che attraversano i quartieri più degradati della città. L'azienda, intanto, dice di avere la sicurezza come priorità. «Da sempre monitoriamo gli episodi a rischio per fare prevenzione e dare indicazioni alle forze dell'ordine. Parlare di allarme sicurezza è però eccessivo. Aggressioni e atti vandalici vanno rapportati a 600 milioni di passaggi annui sui mezzi», spiega Marco Ravanello. «Bisogna accelerare sull'attuazione delle misure per la sicurezza promesse da tempo. Non c'è tempo da perdere. Prima di tutto perché le corse più a rischio, già poco frequentate, rischiano di svuotarsi del tutto. E poi perché i dipendenti Atm vanno tutelati. Serve al più presto anche una centrale che coordini la sicurezza sull'insieme dei mezzi», spiega Dario Ballotta, segretario generale della Fit-Cisl.