Lunedì 12 marzo, ore 21, al Teatro Studio in via Rivoli 6 a Milano. La Casa della carità incontra quotidianamente queste "diaspore" e nel restituire alla città questo bagaglio di vite e culture diverse chiama a riflettere sui tanti interrogativi che scaturiscono di continuo dalla sua esperienza il saggista Stefano Levi Della Torre, il parroco bolognese Giovanni Nicolini e il docente di Filosofia morale all'Università degli studi Milano-Bicocca Romano Madera.

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Redazione Diocesi

Lunedì 12 marzo, ore 21, al Teatro Studio in via Rivoli 6 a Milano. La Casa della carità incontra quotidianamente queste “diaspore” e nel restituire alla città questo bagaglio di vite e culture diverse chiama a riflettere sui tanti interrogativi che scaturiscono di continuo dalla sua esperienza il saggista Stefano Levi Della Torre, il parroco bolognese Giovanni Nicolini e il docente di Filosofia morale all’Università degli studi Milano-Bicocca Romano Madera.

Il fenomeno dell’immigrazione inteso come diaspora: gente costretta ad abbandonare la terra d’origine, al pari del popolo ebraico, con tutte le conseguenze e gli interrogativi che ciò comporta.

In quest’ottica, non c’è solo lo spostamento da un Paese all’altro alla ricerca di condizioni di vita migliori, ma anche l’insediamento della propria cultura in un altro mondo e quindi l’effetto di sentirsi una minoranza. Ma fino a che punto coloro che arrivano sono disposti a lasciar contaminare la propria cultura da quella del Paese che li riceve? E se vogliono conservare tutti i tratti distintivi delle proprie tradizioni come si può evitare il fenomeno della ghettizzazione?

La natura del rapporto tra la cultura del Paese di accoglienza e quella della minoranza che arriva è uno snodo cruciale nella costruzione della società futura. C’è l’esigenza di imparare dalla storia per costruire modelli nuovi dopo il fallimento del cosiddetto esempio inglese, nel quale ciascuna minoranza è libera di fare ciò vuole rasentando il ghetto e quello francese dove si tende all’integrazione totale della minoranza, che viene così ripulita della propria identità.

La Casa della carità incontra quotidianamente le “diaspore contemporanee” e nel restituire alla città questo bagaglio di vite e culture diverse chiama a riflettere sui tanti interrogativi che scaturiscono di continuo dalla sua esperienza il saggista Stefano Levi Della Torre, il parroco bolognese Giovanni Nicolini e il docente di Filosofia morale all’Università degli studi Milano-Bicocca Romano Madera.

«Le diaspore contemporanee», terzo appuntamento della rassegna “I Lunedì dell’Accademia” si terrà al Teatro Studio di via Rivoli 6, a Milano, lunedì 12 marzo, alle 21. Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Fondazione Casa della carità e da Unidea-UniCredit Foundation, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano.

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