L’appello ai partecipanti alla sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze: «In questo momento della storia, vi chiedo di promuovere la conoscenza che ha come obiettivo la costruzione della pace»
di Giovanna
Pasqualin Traversa
Agensir
«In questo momento della storia, vi chiedo di promuovere la conoscenza che ha come obiettivo la costruzione della pace». È l’appello di papa Francesco ai partecipanti alla sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze sul tema “Scienza di base per lo sviluppo umano, la pace e la salute planetaria”, ricevuti in udienza in Vaticano.
«Dopo le due tragiche guerre mondiali, sembrava che il mondo avesse imparato a incamminarsi progressivamente verso il rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale e delle varie forme di cooperazione – le parole del Pontefice -. Ma purtroppo la storia mostra segni di regressione. Non solo si intensificano conflitti anacronistici, ma riemergono nazionalismi chiusi, esasperati e aggressivi, e anche nuove guerre di dominio, che colpiscono civili, anziani, bambini e malati, e provocano distruzione ovunque. I numerosi conflitti armati in corso preoccupano seriamente. È una terza guerra mondiale “a pezzi”, oggi forse possiamo dire “totale” e i rischi per le persone e per il pianeta sono sempre maggiori».
San Giovanni Paolo II ringraziò Dio perché, «per intercessione di Maria, il mondo era stato preservato dalla guerra atomica. Purtroppo – l’esortazione di Francesco – dobbiamo continuare a pregare per questo pericolo, che già da tempo avrebbe dovuto essere scongiurato. È necessario mobilitare tutte le conoscenze basate sulla scienza e sull’esperienza per superare la miseria, la povertà, le nuove schiavitù, e per evitare le guerre. Rifiutando alcune ricerche, inevitabilmente destinate, in circostanze storiche concrete, a fini di morte, gli scienziati di tutto il mondo possono unirsi in una comune disponibilità a disarmare la scienza e formare una forza per la pace».