Prosegue il viaggio della delegazione guidata da don Marco Pagniello, che sta toccando con mano le conseguenze dell’aggressione russa

di Patrizia Caiffa
Agensir

Un centro d'accoglienza per i profughi (foto Caritas Italiana)
Un centro d'accoglienza per i profughi (foto Caritas Italiana)

Prosegue il viaggio della delegazione di Caritas italiana guidata da don Marco Pagniello al confine con l’Ucraina, in Romania, Moldavia e Polonia, per manifestare la solidarietà della Chiesa che è in Italia. I componenti della delegazione Caritas hanno visitato anche la Romania, ora sono in Polonia e da Przemysil si sono spostati nelle località di frontiera di Korczowa e Medyka. La delegazione sta incontrando e ascoltando le storie di tanti profughi stanno toccando con mano le conseguenze dell’inaccettabile «aggressione armata» di cui Papa Francesco è tornato a chiedere ieri all’Angelus la fine immediata.

In Moldavia

La prima tappa è stata la Moldavia, dove la delegazione ha incontrato il vescovo di Chisinau monsignor Anton Coșa e Edward Lucaci, direttore di Caritas Moldavia. Dall’inizio della crisi in Moldavia sono passati 350 mila ucraini: avendone la possibilità, molti si sono poi spostati in altri Paesi. In questa seconda fase invece stanno arrivando persone con meno risorse, che spesso non hanno nulla. Caritas Moldavia si è subito attivata per rispondere alla crisi ucraina e all’arrivo dei profughi. Sta lavorando con le autorità locali e le parrocchie per riuscire ad aiutare il maggior numero di persone che attraversano il confine.

Dando sempre attenzione ai più vulnerabili, in particolare donne e bambini, la Caritas cerca di assicurare lo spostamento in sicurezza dal confine, mette a disposizione spazi sicuri e protetti per l’alloggio, garantisce l’accesso ai beni essenziali (cibo, acqua, viveri) mentre si trovano in rifugi collettivi, garantisce l’accesso ai servizi di supporto psicosociale. In coordinamento con la rete ecclesiale locale ha attivato 14 centri di accoglienza che stanno ospitando diverse centinaia di persone. Inoltre la Caritas fornisce servizi e supporto anche a quanti sono accolti nei centri governativi di Chisinau, Ocnita, al confine nord e Palanca, al confine sud. Caritas italiana ha risposto all’appello di Caritas Moldavia mettendo a disposizione 100 mila euro a sostegno degli interventi in atto.

 

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