Le prime parole rivolte al popolo italiano dopo la rielezione all’ottavo scrutinio con 759 voti

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie
Sergio Mattarella
Sergio Mattarella

«I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla Presidenza della Repubblica, nel corso della grave emergenza che stiamo tutt’ora attraversando sul versante sanitario, su quello economico e quello sociale, richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento». Queste le prime parole rivolte al popolo italiano da Sergio Mattarella, rieletto all’ottavo scrutinio con 759 voti Presidente della Repubblica per un nuovo settennato.

Dopo aver accolto i presidenti di Camera e Senato giunti al Quirinale per la comunicazione ufficiale dell’esito del voto, Mattarella si è rivolto alla nazione pronunciando poche parole, semplici, ma piene di significato. «Ringrazio i Presidenti della Camera e del Senato per la loro comunicazione – ha detto -, e desidero ringraziare i parlamentari e delegati delle regioni per la fiducia espressa nei miei confronti. Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati e naturalmente devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti, con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini».

Il Papa: «Unità e serenità al Paese»

«In questi tempi caratterizzati dalla pandemia, in cui si sono diffusi molti disagi e incertezze, specialmente nell’ambito lavorativo, ed è aumentata, insieme alla povertà, anche la paura, che porta a chiudersi in se stessi, il suo servizio è ancora più essenziale per consolidare l’unità e trasmettere serenità al Paese». Così Papa Francesco nel telegramma di augurio inviato al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in occasione della sua rielezione.

Riconoscendo lo «spirito di generosa disponibilità» con il quale Mattarella ha accolto l’incarico, il Santo Padre assicura la preghiera «affinché possa continuare a sostenere il caro popolo italiano nel costruire una convivenza sempre più fraterna e incoraggiarlo ad affrontare con speranza l’avvenire».

Bassetti: «Punto di riferimento per i cittadini»

«Il Suo esempio di uomo e di statista, lo spirito di servizio e di sacrificio manifestato anche nella presente circostanza, costituiscono un punto di riferimento per tutti i cittadini al di là delle appartenenze politiche e degli schieramenti». Lo scrive il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nel messaggio inviato a Sergio Mattarella in occasione della sua rielezione a Presidente della Repubblica: «Sono certo che nell’esercizio del Suo alto incarico non cesserà di contribuire al superamento delle disuguaglianze e delle fratture che feriscono il tessuto della comunità nazionale e che sono acuite dall’emergenza pandemica ancora in corso».

«La Costituzione assegna al Capo dello Stato il compito di rappresentare l’unità nazionale» e «nel settennato appena trascorso Lei ha dato limpida testimonianza di questa prerogativa costituzionale – ribadisce Bassetti -. Nel salutare rispettosamente e con viva soddisfazione la Sua rielezione a Presidente della Repubblica, in virtù di un voto a larga maggioranza del Parlamento in seduta comune, esprimo a nome della Chiesa che è in Italia l’augurio che il Suo mandato possa dispiegarsi all’insegna di quei valori di libertà e di solidarietà contenuti nella Carta costituzionale di cui Ella è sempre stato garante attivo e rigoroso», conclude il presidente della Cei assicurando «la preghiera della Chiesa che è in Italia» e confermando «la più leale collaborazione nella promozione della dignità della persona umana e nel perseguimento del bene del Paese».

Ti potrebbero interessare anche: