Il monito del presidente della Repubblica nel messaggio inviato alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma in occasione del 76° anniversario della Liberazione celebrato il 25 aprile
«Ora più che mai è necessario rimanere uniti in uno sforzo congiunto che ci permetta di rendere sempre più forti e riaffermare i valori e gli ideali che sono alla base del nostro vivere civile, quel filo conduttore che, dal Risorgimento alla Resistenza, ha portato alla rinascita dell’Italia». È il monito espresso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma in occasione del 76° anniversario della Liberazione celebrato il 25 aprile.
Il difficile momento che stiamo vivendo ha limitato le modalità di celebrazione, ha osservato il Capo dello Stato, che ha espresso comunque il desidero, in occasione del 25 aprile, «Festa della libertà di tutti gli italiani», di «ricordare il sacrificio di migliaia di connazionali che hanno lottato nelle fila della Resistenza e combattuto nelle truppe del Corpo Italiano di Liberazione, di quanti furono deportati, internati, sterminati nei campi di concentramento e delle donne e degli uomini di ogni ceto ed estrazione che non hanno fatto mancare il loro sostegno, pagando spesso duramente la loro scelta».
«Rinascita, unità, coesione, riconciliazione nella nuova Costituzione repubblicana, furono i sentimenti che guidarono la ricostruzione nel dopoguerra e che ci guidano oggi verso il superamento della crisi determinata dalla pandemia che, oltre a colpirci con la perdita di tanti affetti, mette a dura prova la vita economica e sociale del Paese», ha affermato Mattarella, che ha concluso: «Viva la Liberazione, viva la Repubblica».