A conclusione del Giubileo, il Copercom, una rete di 28 fra associazioni e movimenti ecclesiali che, a vario titolo, si occupano di comunicazione, lancia una iniziativa con la quale si chiede di costruire un grande racconto collettivo attraverso dei video con le testimonianze personali

Copercom

«La misericordia è un filo tenace che unisce donne e uomini, giovani e anziani, bambini e adulti, comunità e famiglie, popoli e nazioni. Un nastro che ha mille colori, che qualcuno riesce a raggomitolare assecondando le strade e le curve della vita. Un gomitolo che passa di mano in mano, con tanti piccoli segmenti colorati annodati come si fa tra bambini. Un piccolo mucchietto che all’improvviso può cadere a terra e restare lì in attesa che qualcuno lo raccolga per riprendere il cammino. Un gomitolo di emozioni e di racconti che marciano controcorrente, come spesso la vita ti impone. Un nastro che danza e che viene preso a calci». Così Domenico Delle Foglie, presidente del Copercom (Coordinamento delle associazioni per la comunicazione), commenta il lancio della nuova campagna social “Misericordia è…”. Con un video di presentazione, il Copercom avvia una riflessione collettiva, a più voci, sulla misericordia al termine del Giubileo «per dare un “dopo” a questa straordinaria esperienza di Chiesa e di popolo».

Al video di lancio seguiranno le testimonianze di chiunque sia disponibile a mettersi in gioco, attraverso altrettanti filmati. Ciascuno risponderà al semplice quesito che dà titolo anche al video: “Misericordia è…”. I video potranno essere inviati a info@copercom.it o segnalati tramite i social network. «Questa del Copercom vuol essere una campagna social, in grado di raccontare il deposito di quest’anno giubilare nel cuore e nella mente di quanti lo hanno vissuto e sperimentato. L’esperienza – aggiunge Delle Foglie – ci dice che non mancheranno le voci e i volti, perché il mondo cattolico presente nel Copercom, con le sue 28 fra associazioni e movimenti, ha percorso le strade della misericordia. E soprattutto è portatore di una ricchissima esperienza fra le persone e con le persone, fra le comunità e nelle comunità. Ci aspettiamo che in tanti, giovani e adulti delle nostre Associazioni e Movimenti vogliano partecipare a questo grande racconto collettivo».

La campagna è sostenuta dall’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei (Conferenza episcopale italiana).

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