Paolo Troiano, primo cittadino di Brugherio: «Il cardinale Scola ci invita a raccogliere la sfida della diversità culturale dei tempi che viviamo, partendo dagli ambiti in cui i cristiani possono dare un contributo pratico»
di Marco TROIANO
Sindaco di Brugherio (MB)
Ci vuole un grande coraggio, di questi tempi, a parlare di Europa! Probabilmente una delle istituzioni messa più in discussione in questa fase storica che stiamo vivendo, anche a causa delle moltissime responsabilità che gravano sui leader comunitari, incapaci di agire e di pensare in modo efficace.
Di fronte a una politica che spesso fa la scelta di «avere nel consenso immediato l’unico criterio di azione», senza «il coraggio dell’impopolarità» di fronte ad alcune scelte importanti, Scola fa un’affermazione forte e coraggiosa: l’Europa oggi non è un’opzione, ma una necessità! Non una frase di circostanza, ma un’affermazione declinata con grande concretezza, la stessa che il Cardinale chiede alla politica. Scola ci chiede di saper conciliare l’idealità con la concretezza della risposta ai temi del quotidiano, a partire dai quattro fattori di declino che hanno messo in crisi l’idea stessa di Europa: terrorismo, ondata migratoria, crisi finanziaria e crisi politica.
Per essere concreti, il Cardinale ci invita a raccogliere la sfida della diversità culturale dei tempi che viviamo. Anche da qui, da Milano, città che ha sempre respirato con i due polmoni del locale e del globale, città capace di accogliere, città dei talenti, città importante per il patrimonio di cultura, economia e sviluppo che può offrire all’Europa. Anzi, il Cardinale ci dice ancora di più: ci invita a recuperare gli ambiti del contributo pratico che i cristiani possono dare per lo sviluppo della buona vita della democrazia, a partire dalla vita e dalla famiglia, passando per la convivenza, la cura, la cultura.
Un forte richiamo, allora, a vivere la fede non solo come fatto personale, ma come motivazione che spinge ad agire per la cura delle cose di tutti e per la costruzione di un mondo nuovo, anche in questi tempi di crisi.
Coraggioso, dicevo prima, il discorso del Cardinale. Parlare di Europa, del ruolo della politica, di impegno personale, in questi tempi non è cosa semplice. Però non è sorprendente, da un certo punto di vista, che lo abbia fatto in occasione dell’incontro con gli amministratori: coniugare idealità e concretezza è la grande sfida che i Sindaci affrontano ogni giorno, di fronte alle mille richieste che arrivano al loro tavolo e alle persone che bussano alla loro porta.
Anche noi ogni giorno siamo chiamati a tenere insieme pareri e visioni opposte e lavorare per una convivenza delle diversità, tipica della società plurale che viviamo; il Cardinale ci chiede di farlo in maniera concreta e appassionata, sapendo che questo è il migliore contributo che possiamo dare alla costruzione di una città (e di un’Europa) che abbia veramente senso.