Ultimo appuntamento per festeggiare i 50 anni del Dipartimento: un convegno sugli studi religiosi nell’area euro-mediterranea. Interverrà cardinal Tolentino De Mendonça, bibliotecario della Santa Sede

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L’ultimo appuntamento per le celebrazioni dei 50 anni del Dipartimento di Scienze religiose dell’Università Cattolica è il convegno “Theology and Religious Studies in the Euro-Mediterranean Context”, che si svolgerà domani, giovedì 12 dicembre, a Milano, nella Sala Negri da Oleggio in largo Gemelli 1, dalle ore 10.

Il Dipartimento è stato fondato nel 1969 sull’onda dei profondi cambiamenti avviati dal Concilio Vaticano II che aveva riconosciuto l’importanza dell’approccio scientifico e storico-critico alle manifestazioni e alle forme che il cristianesimo, e in particolare la tradizione cattolica, aveva assunto nel corso dei secoli. Dopo vent’anni, nel 1989, la caduta del Muro di Berlino sembrava aver segnato il trionfo del modello di vita occidentale secolarizzato e nel quale la dimensione religiosa assumeva un carattere marginale.

Da allora, però, il panorama è molto cambiato e in questi cinquant’anni gli studi religiosi hanno riflettuto il cambiamento in atto sia dal punto di vista sociale sia dal punto di vista epistemologico.
Ora siamo di fronte a un cambiamento ancora più profondo dove non più solo l’idea della secolarizzazione, ma anche l’idea stessa di umanità sta apparentemente cambiando.

La sfida per chi si occupa sul piano scientifico della ricerca sulle manifestazioni delle diverse tradizioni religiose è di capire quali siano i caratteri propri dell’esperienza religiosa nella complessità del mondo contemporaneo.

Sulla base di queste premesse il convegno vuole proseguire la riflessione restando fedele a un’idea di impegno intellettuale ancora valido di fronte agli studenti, alle società e alle appartenenze religiose che compongono questo nuovo panorama dell’Europa religiosa.

Esperti di istituzioni accademiche di diversi Paesi interverranno a partire da tre sollecitazioni suggerite dai promotori. Innanzi tutto i cambiamenti che interessano lo studio delle religioni e della teologia alla luce della trasformazione del panorama religioso della società; poi il contributo che questi studi possono offrire alla vita civile e politica; infine le difficoltà che si incontrano all’interno dell’università e della società, in termini di critiche epistemologiche e dell’eventuale scarsa attenzione da parte degli studenti.

Dopo i saluti del preside della facoltà di Lettere e filosofia Angelo Bianchi, di Matthias Smalbrugge della European Academy on Religion and Society e di Marco Rizzi, direttore del dipartimento di Scienze religiose, interverranno al mattino il professor Luigi Pizzolato dell’Università Cattolica e i rappresentanti degli studenti di dottorato Federico Ferrari e Federica Villa. Il convegno proseguirà nel pomeriggio dalle ore 14 con l’intervento del rettore dell’Ateneo Franco Anelli e dei rappresentanti della facoltà teologica dell’Italia settentrionale, di quella protestante di Strasburgo, del Centro per la Teologia Islamica di Münster, dell’Istituto per la Teologia pubblica di Humboldt, dell’Università Ortodossa di Mosca.

Le conclusioni sono affidate al cardinal José Tolentino De Mendonça, archivista e bibliotecario della Santa Sede.

Si può consultare il programma completo della giornata sul sito dell’Università Cattolica.

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