Commento |
30 Maggio 2021
Il presidente delle Acli milanesi riflette sui passaggi “sociali” della lettera dell’Arcivescovo per il tempo dopo Pentecoste e, dopo la frattura provocata dal lockdown tra lavoratori garantiti e precari, auspica una “normalità” realmente inclusiva. «Anche Milano deve ripensarsi come comunità»