Caritas Ambrosiana e Ats Milano promuovono insieme un corso di formazione per volontari
La legge 166/2016 riduce gli sprechi alimentari favorendo le donazioni delle cosiddette “eccedenze” agli enti caritativi. L’attuazione di questa norma, che in Italia consente di rimettere nel circuito della solidarietà cibo ancora adatto al consumo, ma destinato a essere smaltito come rifiuto spesso per semplici ragioni commerciali, vede Caritas Ambrosiana impegnata in prima linea. Tuttavia il processo di recupero, conservazione e, in alcuni casi, anche trasformazione degli alimenti che eccedono le capacità di assorbimento del mercato, non può prescindere da rigorosi protocolli operativi.
Per questa ragione Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, e Marco Bosio, direttore generale dell’Agenzia di Tutela della salute della città metropolitana di Milano (Ats Milano), hanno deciso di intraprendere un cammino comune, volto a dare ulteriore impulso alla sicurezza alimentare nell’ambito della solidarietà. Il primo esito di questa collaborazione è il percorso formativo per volontari impegnati nel settore povertà alimentari di Caritas Ambrosiana.
Il corso prevede quattro lezioni (28 febbraio, 7, 14, 21 marzo), dalle 17 alle 20, nelle sede di Caritas Ambrosiana (via San Bernardino 4, Milano). Interverranno: Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana; Marzia Molteni, psicologa e consulente Area povertà alimentare; Giovanni Caimi, responsabile degli Empori della Solidarietà di Garbagnate Milanese e di Saronno; Marinella Valenti, dirigente veterinario del servizio di igiene degli alimenti di o.a.; Claudio Monaci, dirigente veterinario del servizio impianti industriale e supporto all’export della ATS Milano.
«La solidarietà deve continuare ad operare nel pieno rispetto della sicurezza alimentare», osserva Marco Bosio. «Questa collaborazione ribadisce il nostro impegno verso i beneficiari degli aiuti alimentari, titolari degli stessi diritti di tutti gli altri cittadini anche quando sono costretti a ricorrere alla solidarietà altrui», sottolinea Luciano Gualzetti.