Con un incontro alla Facoltà teologica prosegue il percorso di approfondimento in vista del Sinodo sui giovani proposto dai Vicariati diocesani e dal Centro studi di spiritualità, in collaborazione con Cism, Usmi e Ciis
di monsignor Luigi STUCCHI e monsignor Paolo MARTINELLI
Vescovi ausiliari e Vicari episcopali
La preparazione del Sinodo dei Vescovi su “Giovani, fede e discernimento vocazionale” è una grande occasione per interrogarsi sul senso della vita come vocazione e sulle diverse forme della vita cristiana. All’interno del cammino diocesano, i Vicariati per la vita consacrata, insieme al Centro studi di spiritualità della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, in collaborazione con gli organismi di comunione (Cism – Usmi – Ciis), hanno proposto un percorso di approfondimento per tutti coloro che sono interessati ai temi vocazionali.
Ricordiamo in particolare l’incontro formativo del 17 febbraio in cui – attraverso il contributo dei due relatori Gianfranco Iacono (consulente al Centro Sperimentale di Cinematografia) e Alessandro Zaccuri (giornalista di Avvenire e scrittore) -, si è riflettuto sull’immagine della vita consacrata nel cinema e nella letteratura contemporanea. Colpisce la diversità delle figure presentate: alcune molto positive, come per esempio nei film Il grande silenzio e Uomini di Dio sulla vita monastica maschile, o Agnus Dei e Ida sulla vita religiosa femminile; altre chiaramente negative come Filomena o Il Club. Non mancano lavori cinematografici su grandi santi religiosi, come Francesco d’Assisi o Madre Teresa di Calcutta. Lo stesso si può dire per la letteratura. Un dato è certo: cinema e letteratura continuano a rappresentare con abbondanza figure di vita consacrata. I giovani si confrontano inevitabilmente con queste mediazioni culturali. Da qui sorge una domanda chiave: oggi la vita consacrata è in grado di presentare se stessa in modo credibile e autentico? Quali linguaggi sono appropriati per mostrare la bellezza dell’incontro con Cristo e il fascino di una vita data per sempre per il Regno dei cieli?
Cercheremo di rispondere a queste domande nell’incontro in programma sabato 12 maggio, dalle 9.30 alle 13, presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale (via Cavalieri del Santo Sepolcro 3, Milano). Non si tratta evidentemente di diventare ciò che non siamo, tantomeno di mettersi una maschera per risultare più “gradevoli” ai giovani e alla società. Piuttosto si tratta di cogliere la circostanza attuale come tempo favorevole per andare all’essenziale, evitando di confondere il cuore della sequela di Cristo con forme obsolete.
In un primo intervento a cura dei Vicariati della vita consacrata, si cercherà di far emergere il profilo teologico della vita come vocazione in relazione ai percorsi di consacrazione. Successivamente, nell’intervento di monsignor Claudio Stercal, che da tempo guida in Diocesi un seminario sui testi fondativi di vita consacrata, si evidenzieranno criteri per interpretare oggi la ricchezza carismatica dei propri istituti, individuando possibili cammini di attualizzazione. Infine la dottoressa Claudia Ciotti, direttrice del Centro diocesano vocazioni, presenterà alcuni percorsi presenti in diocesi e tratteggerà elementi importanti per una pastorale vocazionale capace di intercettare la domanda di autenticità dei giovani.
All’incontro sono invitati i consacrati e le consacrate della diocesi e tutti coloro che desiderano confrontarsi sui temi della vocazione e della consacrazione.