Tra le iniziative previste nella Chiesa ambrosiana per questo Anno della vita consacrata indetto da papa Francesco è di grande importanza il corso di formazione che prende avvio sabato 18 aprile, dalle ore 9.30, presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale
Nella Lettera che papa Francesco ha inviato ai consacrati e alle consacrate in occasione dell’inizio dell’Anno dedicato a questa peculiare forma di vita cristiana (30 novembre 2014 – 2 febbraio 2016) si sottolinea l’importanza di guardare al passato con gratitudine, vivere con passione il presente e abbracciare il futuro con speranza. Si tratta di un compito non scontato, soprattutto in Europa. A volte si rischia di guardare al passato con nostalgia, con smarrimento il presente e con incertezza il futuro. Gratitudine, passione e speranza, sono invece, atteggiamenti di un’autentica «vita secondo lo Spirito» che riparte ogni giorno dal rinnovato incontro con Cristo Risorto presente tra i suoi. Questo chiede ai consacrati e alle consacrate: di essere inseriti pienamente nel contesto sociale ed ecclesiale in cui ci si trova concretamente a vivere il proprio carisma. Infatti, come affermato dal Vaticano II, la vita caratterizzata dalla professione dei Consigli evangelici appartiene indiscutibilmente alla vita e alla santità della Chiesa (Lumen Gentium, 44) e non è certo estranea o inutile alla edificazione della città degli uomini (Lg, 46).
Tra le iniziative previste nella Chiesa ambrosiana per questo Anno della vita consacrata è di grande importanza il corso di formazione che prende avvio sabato 18 aprile, dalle ore 9.30, presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale (allegati il programma e i relatori). Gli incontri sono promossi dai Vicariati episcopali per la Vita consacrata maschile e femminile, insieme agli organismi rappresentativi della Vita consacrata (Cism, Usmi e Ciis), in collaborazione con il Centro studi di spiritualità della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale.
Lo scopo di questi incontri è suggerire alcune linee di lettura del presente della Vita consacrata e suscitare un confronto costruttivo nella nostra Chiesa particolare. Il primo tema riguarda l’approfondimento del nostro contesto sociale ed ecclesiale: «La Vita consacrata oggi, tra sfide e opportunità». Si tratta di riconoscere i profondi, complessi e rapidi cambiamenti avvenuti in questi ultimi decenni nella società, mostrando come essi riguardino profondamente anche la Vita consacrata. Basti pensare alla diffusione capillare di internet, alla società sempre più «plurale» e alla nuova collocazione sociale del fenomeno religioso. La relazione tra cambiamenti sociali e vita consacrata è imponente soprattutto in una grande metropoli come Milano.
Non meno importanti sono le questioni ecclesiali. Basti qui pensare alla vocazione universale alla santità di tutti i battezzati, affermata con forza dal Vaticano II (Lg, 40) e alla necessità di identificare nuovamente il proprium della Vita consacrata nella Chiesa, evitando di farne solo una mera variabile facoltativa della vocazione battesimale. Del resto anche la storia della Vita consacrata nella nostra Diocesi attesta l’essenzialità di tale forma di vita cristiana alla comunione ecclesiale.
Da qui emergono gli altri importanti temi che saranno affrontati successivamente: «Il Vangelo come fondamento della Vita consacrata» (30 maggio); «L’irrinunciabile dimensione profetica della sequela di Cristo» (24 ottobre); «L’essere per tutti segno di speranza» (7 novembre). Per l’importanza dei temi trattati, gli incontri si rivolgono non solo ai membri degli Istituti di Vita consacrata. ma anche ai sacerdoti e laici interessati.
Mons. Luigi Stucchi
Vicario episcopale per la Vita consacrata femminile
Mons. Paolo Martinelli
Vicario episcopale per la Vita consacrata maschile, Istituti secolari e nuove forme