L’Arcivescovo toccherà la Zona I nell’anno 2021-2022, ma fin d’ora un filmato - suddiviso in aree tematiche e allegato - indica alcune linee di approfondimento per presentare l’evento e accompagnare il discernimento
di Annamaria
BRACCINI
«La Chiesa nella Città: provocazioni in preparazione alla Visita pastorale del Vescovo 2021-2022”. È questo il titolo di un articolato video a più voci (in allegato qui sopra) che intende indicare alcune linee di approfondimento, ponendosi come il primo passo di discernimento in vista della Visita pastorale che l’Arcivescovo compirà nella Zona pastorale I a partire dal prossimo autunno. Rivolto in special modo ai presbiteri e ai laici impegnati nelle realtà ecclesiali della Zona, la proposta rappresenta uno strumento di riferimento utile a sviluppare e condividere successive riflessioni sulle ricadute pastorali di alcune parole-chiave emergenti dal video stesso.
Tre gli esperti chiamati a rispondere, su uno spettro di questioni di stretta attualità e di più ampio respiro, Maria Teresa Maiocchi (docente di Psicologia dinamica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore), Mauro Magatti (ordinario di Sociologia generale nel medesimo Ateneo) e don Paolo Carrara, presbitero della Diocesi di Bergamo e professore di Teologia pastorale presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale.
Sei gli ambiti di attenzione, tutti – e non potrebbe essere altrimenti – riletti alla luce di quanto accaduto nei mesi scorsi con la pandemia, e della situazione presente, chiedendosi come scenari inediti possano aprire alla possibilità di un futuro veramente “diverso”. Un domani da vivere secondo quello spirito di sapienza sottolineato nella Proposta pastorale di quest’anno, nella quale l’Arcivescovo invita a sperimentare il periodo che conduce all’Avvento come tempo propizio per “pensare”.
Non a caso una delle sei schede tematiche in cui si articola il video – della durata di circa 30 minuti -, è dedicata proprio a “Milano e la speranza”, cui si affiancano le riflessioni su “Distanziamento e presenza” (in riferimento, ovviamente, alle complessità createsi con il lockdown), “Il contagio, la paura e il prendersi cura”, “La società in tempo di Covid”. Completano il quadro due contesti cruciali – “La Chiesa e i giovani” e “I media. La sfida” -, dei quali si analizzano complessità e risorse, tracciando alcune ipotesi interpretative.