«Prendi il largo… verso l’alto e verso l’altro» è il motto dell'evento del 24 giugno nel capoluogo lariano, in cui l’Arcivescovo affida il mandato ai partenti per la Giornata mondiale e per altre esperienze estive
di don Marco
Fusi
Responsabile del Servizio diocesano Giovani e Università
La città di Lisbona si compone di quartieri diversi, ciascuno dei quali rende bella la città con caratteristiche proprie. Alfama presenta strade ripide e scalinate, locali e piccole taverne, balconate per ammirare la bellezza dall’alto. Baixa è una sorta di centro commerciale della città, custodisce le piazze più popolate collegate dalla sontuosa Rua Augusta. Barrio alto è la più elegante area commerciale, può vantare negozi ricercati e caffè storici con il tipico accompagnamento musicale del Fado. Belém racconta forse più di altri quartieri il fascino di Lisbona: alla foce del fiume Tago troviamo la torre costruita da Manuel I nel 1515; da queste sponde partirono personaggi gloriosi della storia portoghese, anzi mondiale, come Vasco de Gama o Ferdinando Magellano. Nella torre è custodita la Statua della Vergine con il Bambino che accompagna chi parte e accoglie chi ritorna a casa.
Il tempo di partire
La giovinezza è stagione di partenze, si va in Erasmus, si ama viaggiare per scoprire il mondo ed esercitare una lingua straniera, si scommette la vita su un sogno o una passione che si accende nel cuore.
Per questo sabato 24 giugno andiamo a Lecco (vedi qui il manifesto), che ci richiama alla partenza con le sue barche pronte a salpare, con l’imbocco di tanti sentieri verso le montagne più belle (Grigne e Resegone), con i suoi affascinanti echi manzoniani che narrano storie di popolo e di Provvidenza.
Lecco, dunque, ci evoca insieme Lisbona e la giovinezza. Siamo fatti per scegliere, partire, fidarci. «Prendi il largo (Lc 5)… verso l’alto e verso l’altro»: attraverso incontri, mostre e attivazioni i giovani faranno esperienza della Parola di Gesù che vince le resistenze e suscita un movimento di fiducia verso l’Alto e verso l’altro, come Maria che «si alzò e andò in fretta» dall’anziana cugina Elisabetta.
La vita di ogni giovane non può restare ferma, come in un parcheggio a tempo illimitato o come una barca attraccata al porto fino a essere abbandonata a se stessa. Piuttosto si realizza in un movimento che il desiderio apre verso il cielo e insieme verso il prossimo. «Maria si alza e si mette in movimento, perché è certa che i piani di Dio siano il miglior progetto possibile per la sua vita. Maria diventa tempio di Dio, immagine della Chiesa in cammino, la Chiesa che esce e si mette al servizio, la Chiesa portatrice della Buona Novella! Sperimentare la presenza di Cristo risorto nella propria vita, incontrarlo “vivo”, è la gioia spirituale più grande, un’esplosione di luce che non può lasciare “fermo” nessuno» (dal messaggio di papa Francesco per la Gmg).
Un’esperienza di Chiesa
Anche il nostro arcivescovo Mario Delpini sarà a Lecco sabato 24 giugno per incoraggiare i giovani a partire questa estate per un possibile incontro con Cristo e poi a interpretare tutta l’esistenza come una vocazione, ovvero una scelta di amare sulla Parola di Gesù (qui il testo che la guiderà la Veglia di preghiera). Sin dal pomeriggio, per le strade di Lecco, e in serata, presso il molo, sono convocati i numerosi giovani ambrosiani che partecipano alla Gmg di Lisbona, i giovani che attraverso i Cantieri della solidarietà con Caritas Ambrosiana, oppure in ambito sportivo attraverso il Csi si pongono a servizio nel mondo.
Si tratta di una esperienza di Chiesa, quella medesima barca sulla quale insieme desideriamo affrontare l’avventura e la bellezza della navigazione con Cristo. La Parola ci immerge nella vicenda di Pietro, del quale papa Francesco è successore, chiamato a guidare la Chiesa fidandosi del Risorto e del vento dello Spirito. Prepariamo il cuore ad accogliere la Parola in una atmosfera lieta di Chiesa diocesana e universale, in una cornice di bellezza che ti fa sentire amato e ti lancia verso un ignoto che fa meno paura.
Leggi anche:
A Lecco il “mandato” per la Gmg (e non solo)