Così l’oratorio della Comunità pastorale San Giacomo e Santa Teresa di Calcutta attende la visita dell’Arcivescovo. La presenta don Aldo Sutera, vicario parrocchiale incaricato per la pastorale giovanile

Don Aldo Sutera
Don Aldo Sutera

Nella prima settimana di oratorio estivo la figura di riferimento sarà Santa Teresa di Calcutta. Per questo mercoledì 12 giugno, dalle 17.30 alle 18.30, l’Arcivescovo si recherà a Vergiate, dove incontrerà l’oratorio della Comunità pastorale San Giacomo e Santa Teresa di Calcutta in un momento di preghiera e di dialogo. Per preparare la visita, don Aldo Sutera, vicario parrocchiale incaricato per la pastorale giovanile, ha svolto una riunione con i ragazzi più grandi che, dice, «vogliono ascoltare una parola autorevole sul futuro degli oratori».

In particolare quali sono gli aspetti che i ragazzi hanno più a cuore e sui quali si aspettano un suggerimento dall’Arcivescovo?
Vorrebbero innanzitutto una conferma sul valore che l’oratorio ha sempre avuto e ha ancora per la cura dei bambini e giovani. Si chiedono anche come poter affrontare la sfida di crescere e vivere in un mondo che è sempre più disattento rispetto alla fede. I ragazzi cercano di capire come si può essere cristiani oggi e a servizio del prossimo. Sono desideri molto profondi e sui quali si metteranno in ascolto dell’arcivescovo e dialogheranno insieme.

Chi sarà presente a questo importante appuntamento?
Oltre ai ragazzi, i preadolescenti, gli animatori e gli adulti che collaborano nei servizi dell’oratorio estivo, tutte le persone impegnate nelle attività educative in parrocchia e nella Comunità pastorale. Tra i 150 partecipanti all’oratorio estivo saranno senz’altro molto contenti della visita dell’Arcivescovo i ragazzi della Cresima, che hanno preso parte agli incontri diocesani: per loro è diventato una figura familiare, con cui già si sentono in sintonia.

Come coniugherete la proposta dell’oratorio estivo con la testimonianza di Madre Teresa e degli altri santi che troverete nel vostro percorso?
Cercheremo di farlo naturalmente in una ottica oratoriana. La prima settimana focalizzeremo il tema della carità, presentando la vita di Madre Teresa e come la Comunità pastorale è impegnata nell’attenzione ai poveri, nell’impegno missionario, e come opera la Caritas, ed altre iniziative. Ci sarà un incontro didattico, ma informeremo i bambini soprattutto attraverso il gioco, inserendo piccoli frammenti per far vedere la modernità della figura dei santi: seppure per i bambini sono figure distanti nel tempo, aprono uno sguardo sul futuro, che è lo stesso sguardo di Gesù. E per questo potranno considerarli contemporanei.

Qual è la peculiarità del vostro territorio e su quali aspetti insisterete in particolare durante l’oratorio estivo?
Durante l’anno collaboriamo insieme al Comune e ad altre realtà locali, come la scuola, la protezione civile e la pro-loco e altre associazioni. Sono presenti inoltre nella nostra zona “scuole green” ed esperienze di “economia circolare” con un impatto sul territorio “a inquinamento zero”. Per questo i nostri ragazzi sono molto sensibili ai temi legati all’ambiente, che opportunamente approfondiremo nei laboratori dell’oratorio estivo. La vicinanza con l’aeroporto di Malpensa, poi, favorisce una vocazione internazionale. Organizzeremo, per esempio, allenamenti di calcio nei quali le spiegazioni del gioco e i termini tecnici saranno solamente in lingua inglese. Ci saranno laboratori legati al tema oratoriano come la scrittura, la pittura, la fotografia, ecc. Saranno questi alcuni modi per far capire ai ragazzi il tema conduttore dell’oratorio estivo, e cioè che ognuno ha un talento e può essere messo a disposizione per gli altri, ma anche per se stesso». (N.P.)

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