Il 7 aprile a Nasca alle 20.45 la comunità di Castelveccana manifesterà con una veglia itinerante la sua preoccupazione per un fenomeno che nel territorio ha assunto proporzioni gravi

droga Valtravaglia

Una sera di marzo, a Valtravaglia (Varese), durante un incontro dei soci dell’Azione Cattolica è nata una riflessione attorno a una delle piaghe che da qualche anno sta colpendo il territorio: lo spaccio, un fenomeno che ormai ha assunto dimensioni non più controllabili dalle forze dell’ordine locali e che poche settimane fa ha visto un ragazzo nordafricano colpito a morte dal proiettile esploso da un sottoufficiale dell’Arma durante i controlli. La riflessione ha prodotto un interrogativo: come manifestare la voce dell’Ac su un problema che sta assumendo proporzioni gigantesche, ma di fronte al quale tutti sembrano impotenti?

Nella comunità di Castelveccana, insieme a don Luca Ciotti (che ne parla in questa intervista), è nata così l’idea di una Veglia Itinerante la sera del Venerdì Santo (7 aprile), a Nasca, a partire dalle 20.45, lungo quelle che sono diventate le vie dello spaccio. «Dallo sguardo “a Colui che hanno trafitto” – spiega Chiara Rivi, responsabile di Ac – vogliamo pregare e concentrarci sulle sofferenze di tanti uomini e donne che vivono un “tempo di passione” e che ci interpellano personalmente e come comunità».

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