Il protocollo tra Consulenti del lavoro, Inps e Caritas Ambrosiana avviato in un convegno con l’intervento dell’Arcivescovo, che ha sottolineato i risultati del Fondo diocesano: «Aiuta le persone a essere protagoniste della propria vita»
di Annamaria
Braccini
«Tutti abbiamo da guadagnare nel fare sinergia, soprattutto in questo contesto che, permettendo alla persona di avere un lavoro, le offre, insieme, dignità». Ne è convinto l’Arcivescovo, che al Centro salesiano Don Bosco di Milano porta la benedizione e il suo saluto al convegno promosso dall’Ordine e dall’Associazione nazionale dei Consulenti del lavoro insieme a Caritas Ambrosiana e Inps, che nell’occasione avviano il protocollo siglato tra loro. Una «giornata di gioia», la definisce Potito di Nunzio, presidente dell’Ordine dei Consulenti di Milano.
L’intervento dell’Arcivescovo
Dalla pagina di Matteo nelle Beatitudini prende spunto l’intervento dell’Arcivescovo: «Nel Vangelo Gesù offre la sua benedizione a chi dà da mangiare agli affamati, da bere agli assetati e veste chi non ha niente, ma forse oggi si può aggiungere a questi “benedetti del Padre mio”, coloro che danno un lavoro a chi è disoccupato. Nel contesto attuale, più del pane è importante dare modo di guadagnarselo o di procurarsi i vestiti, perché questo aiuta ciascuno a essere consapevole delle proprie risorse e capacità, con rispetto per la propria dignità; altrimenti, in chi è senza lavoro, si insinua la sindrome di essere uno scarto della società».
Poi, un’ulteriore indicazione: «Il Fondo Diamo Lavoro, nato 15 anni fa come Fondo Famiglia Lavoro per dare un supporto a famiglie in cui, magari, entrambi i coniugi erano rimasti disoccupati, con il tempo si è evoluto: oggi il Fondo è intitolato “Diamo lavoro”, indicando un aiuto per ripartire». Evidente la logica del Fondo, così come è configurato attualmente: «La Chiesa non intende la carità come un’elemosina, ma come un accompagnamento di promozione della persona, perché diventi protagonista della propria vita. Per questo ci interfacciamo con i Consulenti del lavoro e con l’Inps. La Caritas non è qui a chiedere la carità, ma a domandare un’alleanza perché si possa ripartire. Io credo che sia importante la riflessione sulle condizioni e la giustizia “del” e “nel” lavoro», sottolinea l’Arcivescovo, che conclude: «Tanti imprenditori non trovano i lavoratori di cui hanno bisogno, e tanti lavoratori non trovano occupazione. Si tratta, quindi, di un problema sistemico, di una difficoltà di incontro tra una disponibilità e un bisogno».
In questo senso si muove appunto la sinergia presentata al convegno. Così come illustra il direttore di Caritas ambrosiana Luciano Gualzetti.
Caritas Ambrosiana e Inps
«Qui si impegnano tre competenze: quella istituzionale di Inps, quella professionale dei Consulenti del lavoro – per arrivare a tante aziende, ma soprattutto individuando le imprese adatte – e quella di Caritas che nasce dall’incontro. Grazie alla collaborazione già avviata con “Inpsxtutti”, ancora insistiamo perché tutti possano usufruire di diritti che alcuni spesso non sanno nemmeno di avere. Abbiamo imparato che la vera soluzione dei problemi – tornare a essere cittadini, avere una casa -, passa dal lavoro. Il vero successo della Caritas è quando le file ai nostri sportelli si accorciano, perché abbiamo cercato testardamente di ricostruire percorsi di vita dignitosa per persone che sono cittadini a tutti gli effetti».
Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, intervenendo da remoto, evidenzia la modalità inedita del Fondo Diamo Lavoro, sinergica a favore di cittadini in condizione critica, «che va anche nel senso dell’orientamento delle politiche nazionali di sostegno».
Michele Salomone, direttore del Coordinamento Metropolitano Inps Milano, spiega il meccanismo dell’accordo, «che ha come obiettivo principale favorire l’inserimento lavorativo di soggetti in stato di marginalizzazione sociale e percettori di misure di sostegno e assistenza. Tale obiettivo verrà espletato da parte da Inps attraverso interventi mirati che riguarderanno incontri ed eventi con le associazioni di categoria del territorio; attività di supporto per individuare prestazioni o agevolazioni che potrebbero facilitare l’inserimento lavorativo per chi aderisce al lavoro; aiuto ai singoli richiedenti, presentati da Caritas, attraverso una verifica individuale della situazione contributiva individuale e delle possibilità di accesso ad agevolazioni per le aziende che intendono assumerli». Senza dimenticare il sostegno ai richiedenti «anche nelle fasi di disoccupazione per garantire l’accesso ai supporti economici erogati da Inps e l’azione di formazione continua offerta agli operatori di Caritas e ai consulenti».
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