L’appello del Pontefice per il Papa emerito, «che è molto malato». Le condizioni di Joseph Ratzinger sono stazionarie. La Cei: «Ci stringiamo attorno a lui»
Mercoledì 28 dicembre, nell’ultima udienza generale dell’anno, nei saluti in italiano papa Francesco ha rivolto un pensiero particolare a Benedetto XVI: «Vorrei chiedere a tutti voi una preghiera speciale per il Papa emerito Benedetto, che nel silenzio sta sostenendo la Chiesa. Ricordarlo: è molto malato chiedendo al Signore che lo consoli e lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine».
«In merito alle condizioni di salute del Papa emerito, per il quale papa Francesco ha chiesto preghiere al termine dell’udienza generale di questa mattina, posso confermare che nelle ultime ore si è verificato un aggravamento dovuto all’avanzare dell’età. La situazione al momento resta sotto controllo, seguita costantemente dai medici»: lo ha precisato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. «Al termine dell’udienza generale papa Francesco si è recato al monastero Mater Ecclesiae per visitare Benedetto XVI. Ci uniamo a lui nella preghiera per il Papa emerito».
Giovedì 29 dicembre, in una nuova dichiarazione ai giornalisti, Bruni ha precisato: «Il Papa emerito è riuscito a riposare bene la notte scorsa, è assolutamente lucido e vigile e oggi, pur restando gravi le sue condizioni, la situazione al momento è stabile. Papa Francesco rinnova l’invito a pregare per lui e ad accompagnarlo in queste ore difficili».
Venerdì 30 dicembre, in una ulteriore comunicazione ai giornalisti, Bruni ha affermato: «La scorsa notte il Papa emerito ha potuto riposare bene. Anche ieri pomeriggio ha partecipato alla celebrazione della Santa Messa nella sua camera. Allo stato attuale la sua condizione è stazionaria».
La vicinanza della Chiesa italiana
«In questo momento di sofferenza e di prova, ci stringiamo attorno al Papa emerito. Assicuriamo il ricordo nella preghiera nelle nostre Chiese, nella consapevolezza, come lui stesso ebbe a ricordarci, che “per quanto dure siano le prove, difficili i problemi, pesante la sofferenza, non cadremo mai fuori delle mani di Dio, quelle mani che ci hanno creato, ci sostengono e ci accompagnano nel cammino dell’esistenza, perché guidate da un amore infinito e fedele”». Così il cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei, subito dopo l’invito di papa Francesco a pregare per Benedetto XVI: «Il suo restare “in modo nuovo presso il Signore Crocifisso”, continuando ad “accompagnare il cammino della Chiesa con la preghiera e la riflessione” costituisce un messaggio forte per la comunità ecclesiale e per l’intera società», conclude il Cardinale.
Espressioni di vicinanza e di partecipazione sono state manifestate da numerose Chiese in tutto il mondo, così come da esponenti di altre confessioni e religioni.
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