La Visita pastorale tocca il Decanato Cagnola-Gallaratese-Quarto Oggiaro, una “terra di mezzo” con i problemi di sempre, ma dove l’associazionismo fa la differenza. Pubblichiamo una sintesi dell’inchiesta sul numero di gennaio del mensile diocesano
di Roberto
Montresor
Da Il Segno di gennaio
A Quarto Oggiaro sorge la Pentecoste, l’ultima chiesa costruita in diocesi nel 2017. Un quartiere, noto in passato per la malavita, che negli anni ha cambiato volto. «Stando qui – racconta don Augusto Bonora – mi sono accorto che Quarto Oggiaro non è brutta, né dal punto di vista strutturale – ci sono, per esempio, diversi parchi pubblici -, né dal punto di vista del rifacimento delle case popolari – abbastanza ben tenute – e neppure dal punto di vista delle problematiche sociali, che sono serie, ma non così estreme né drammatiche».
Il disagio giovanile, pur senza arrivare agli eccessi che attirano l’attenzione della cronaca, è abbastanza diffuso, soprattutto nella parte nuova delle case popolari, dove c’è una presenza di famiglie straniere di prima e seconda generazione, come pure a Quarto Oggiaro, «dove i problemi permangono, anche se non così accentuati come una volta», assicura il decano don Andrea Meregalli.
Con il Municipio 8 è nata una buona collaborazione per rispondere alle esigenze delle famiglie in difficoltà, ma anche i progetti di fondazioni private e di associazioni del Terzo settore come Terre des hommes fanno la differenza.
In quartiere, presso la parrocchia di Santa Lucia, è nato il “Tavolo delle periferie” della Diocesi: uno Sportello lavoro per i giovani neet (che non lavorano e non studiano, ndr) condotto da un educatore che riceve i ragazzi per aiutarli a fare il curriculum e a cercare colloqui di lavoro, mettendosi a disposizione per ascoltare i loro bisogni e motivarli.
Il Gallaratese, con il suo centro commerciale di Bonola, sorge a ridosso dell’area Expo dove oggi si vedono spuntare nuovi insediamenti abitativi verso Cascina Merlata. «Adesso, un po’ alla volta – dice il decano -, il ricambio generazionale sta prendendo piede, sia nelle case nuove che in quelle più vecchie».
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