L’annuncio di monsignor Stefano Russo, segretario generale: «Sarà un gesto concreto di prossimità»

di Maria Michela Nicolais
Agensir

Monsignor Stefano Russo
Monsignor Stefano Russo

«Una delegazione della Cei andrà presto nelle zone di confine, dove si trovano tante persone in fuga dall’Ucraina». Ad annunciarlo ai giornalisti è stato monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei, durante la conferenza stampa di chiusura del Consiglio permanente dei vescovi italiani, svoltosi in questi giorni a Roma. «Sarà un gesto concreto di prossimità – ha spiegato il segretario generale della Cei -, di solidarietà, di sostegno, di impegno per la pace e che ci permette di avere il polso della situazione affinché la solidarietà verso i nostri fratelli sia sempre più efficace». Interpellato su maggiori dettagli riguardo alla delegazione dei vescovi, Russo ha risposto: «Il Cardinale presidente vedrà come organizzare la cosa».

«Serve disarmo totale e generalizzato»

«Non entro nello specifico, ma resta il fatto che bisognerebbe arrivare ad un disarmo totale e generalizzato». Così monsignor Russo ha risposto a una domanda dei giornalisti sulla liceità o meno di fornire le armi ad un popolo oppresso, come quello ucraino: «In questo momento purtroppo non sta avvenendo. Infatti il mercato delle armi alimenta le guerre, come ha sottolineato con forza il Papa, e bisognerebbe che tutte le nazioni si decidano in questa direzione, altrimenti ci troveremo sempre di fronte al pericolo che queste crisi possano scoppiare».

Vai allo speciale

 

Ti potrebbero interessare anche: