L'indagine sui dati del 2021 conferma l’aumento di persone occupate in modo atipico, irregolare o sottopagato, che chiedono aiuto a Caritas

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Il 2021 è stato l’anno del consolidamento del lavoro povero: lo testimonia il «Rapporto sulle povertà nella Diocesi di Milano. Dati 2021» (leggi qui il testo integrale), presentato nella mattinata di martedì 25 ottobre presso la sede di Caritas Ambrosiana.

Da diversi anni è in costante aumento il numero di persone occupate che chiedono aiuto a Caritas. Provengono da situazioni di lavoro atipico, irregolare, sottopagato, da professioni low skill. I disoccupati rivoltisi ai Cda sono passati dal 62,5% del 2016 al 54,8% del 2021; la loro incidenza nel campione Caritas è diminuita del 7,7%; nello stesso periodo, le persone occupate sono aumentate del 59% e la loro incidenza sul campione è passata dal 14,5% del 2016 al 22,9% del 2021.

Nel 2021 i centri Caritas hanno registrato 48.912 richieste puntuali di aiuto dai quasi 14 mila utenti: +20,6% rispetto al 2020, incremento maggiore di quello dell’utenza. Significa che permane la multiproblematicità dei soggetti presi in carico. Mediamente, ciascuna persona incontrata ha espresso 3,5 richieste.

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