Redazione

L’iniziativa “Io non ho paura” intende mettere a fuoco, in un contesto contemporaneo dominato dall’inquietudine e dall’angoscia, le ragioni della speranza nell’uomo e in Dio.

«Io non ho paura. L’uomo inquieto e la sfida della speranza» è il nuovo ciclo di incontri organizzati dalle parrocchie Santa Maria Assunta e Santa Maria Ausiliatrice presso il “Nuovo cinema teatro Giglio” di Inzago alle 21. Di grande richiamo, soprattutto per oratori, scuole e centri giovanili la testimonianza che martedì 14 marzo faranno i giovani di Locri. Nell’autunno scorso migliaia di giovani si sono mobilitati in Calabria contro la ’ndrangheta dopo l’uccisione del vicepresidente regionale. Saranno a Inzago a raccontare la loro piccola “rivoluzione”.

Il viaggio proseguirà con un’inchiesta sulle città metropolitane (da Madrid a Londra a Parigi) martedì 21 marzo , alla presenza di due autorevoli studiosi come Mauro Magatti (esperto di periferie e integrazione) e Alessandro Colombo (esperto di politiche internazionali). Si chiuderà martedì 28 con un reportage realizzato in esclusiva dal Centro Peres per la pace, con storie di riconciliazione tra israeliani e palestinesi. Testimone d’eccezione la scrittrice israeliana Manuela Dviri, collaboratrice tra l’altro del “Corriere della sera”. Durante le tre serate verranno proiettati servizi filmati (di 5 minuti) per introdurre tema e relatori.

L’iniziativa è nata nel 1999 e di anno in anno ha coinvolto, tra gli altri, personaggi come Gherardo Colombo, Ernesto Olivero, Liliana Segre, Khaled Fouad Allam, monsignor Luigi Bettazzi, ciascuno chiamato a parlare, a seconda dei temi scelti, di legalità, pace, Shoah, Islam. In forte crescita l’adesione del pubblico (200-250 persone in media per sera). Quest’anno il titolo della manifestazione sarà “Io non ho paura” e intende mettere a fuoco, in un contesto contemporaneo dominato dall’inquietudine e dall’angoscia, le ragioni della speranza nell’uomo e in Dio.

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