Redazione
Parlare di Oratorio e delle sue attività significa parlare anche dell’attività sportiva che ogni fine settimana si svolge sul classico “campetto d’Oratorio” che è stato nel corso di lunghi anni luogo privilegiato di formazione per tanti ragazzi.
di Giovanni Sala
Responsabile Csi di Lecco
Sin dai tempi di don Bosco lo sport è stato un ottimo strumento educativo, di aggregazione per tanti ragazzi e giovani e nel corso del tempo questa attività non ha perduto la sua forte valenza formativa. Occorre dire che a volte l’attività sportiva è un po’ subìta da parte dei sacerdoti e spesso non viene prestata ad essa quell’attenzione normalmente rivolta ad altre attività dell’oratorio.
Questo è, secondo me, un errore in quanto, tra le tante attività, lo sport è quella che ha insiti quei valori indispensabili per la crescita dei ragazzi: valori quali l’amicizia, la capacità di aggregazione, il rispetto delle regole, l’attenzione al corpo, rispetto dell’avversario . Per rendere efficace la valenza educativa dello sport occorre aiutare a far emergere questi valori e l’ambiente dell’Oratorio è un luogo privilegiato perché queste potenzialità si sviluppino adeguatamente.
CONDIVIDERE UN PROGETTO COMUNE
Forse la perplessità di oggi è che nei nostri Oratori siano nate molte società sportive con propri statuti, con proprie autonomie, anche finanziarie, e il rischio è che queste diventino solo fruitrici delle strutture oratoriane. Ritengo invece che questa autonomia possa essere anche un bene se i dirigenti e gli allenatori sono inseriti appieno nelle attività dell’Oratorio, nei vari consigli e ne condividono assieme le finalità; se aiutano gli altri educatori a costruire il progetto che ogni Oratorio si dà per raggiungere gli obiettivi di crescita cristiana dei propri ragazzi.
Alcuni anni fa si riteneva che l’ideale fosse la figura dell’allenatore e del catechista racchiusa in una sola persona in quanto i ragazzi erano gli stessi e quindi occorreva che chi era preposto alla loro formazione cristiana li seguisse in ogni loro attività. Questo concetto è ormai superato, in quanto occorre che ognuno degli educatori si occupi di ciò che sa fare meglio; non si può essere dei tuttologi ma occorre affinare sempre le proprie competenze nel campo dove ognuno di noi ritiene di esprimersi maggiormente. Certamente occorre il dialogo tra educatori, il confronto, per non andare in direzioni opposte e il compito del Sacerdote o del Responsabile d’Oratorio è appunto quello di saper far incontrare le persone, in questo caso gli educatori.
LA FORZA AGGREGATIVA DELLO SPORT
Altro aspetto importante da non sottovalutare è che da qualche anno lo sport aggrega attorno a sé ragazzi di diverse culture e religioni e questo non deve essere visto come un problema ma come un’opportunità. L’Oratorio deve essere un ambiente aperto a tutti, dove i ragazzi possano trovare modo di vivere momenti felici, di aggregarsi con altri loro coetanei, di vivere forti esperienze di vita e soprattutto con qualche adulto che li sappia guidare al rispetto della persona.
Se si riuscirà a comprendere appieno la forte valenza che lo sport può avere in ambito formativo ed educativo, potremo dire di aver raggiunto un grande traguardo e forse allora si potranno superare tutti quegli ostacoli che a volte sbarrano la strada della piena comprensione tra società sportiva dell’Oratorio e la Parrocchia stessa.