Un’attività intensa fino al 7 agosto grazie alle disponibilità di molti volontari. Oltre 200 i partecipanti, l’impegno di genitori e nonni, tra gli animatori anche alcuni under 12
di Cristina
CONTI
Continuerà fino al 7 agosto l’esperienza estiva dei ragazzi della Comunità pastorale Maria Regina della Famiglia di Jerago con Orago e Besnate. Un periodo molto lungo, che cerca di andare incontro alle esigenze dei ragazzi, di stare insieme e all’aperto, e dei genitori, di avere un posto sicuro in cui lasciarli.
«Abbiamo attivato il progetto in tre oratori, con la partecipazione delle famiglie», spiega l’educatore Federico Zanardo. L’attività qui si svolge in due gruppi: uno al mattino e l’altro al pomeriggio. «Abbiamo fatto una certificazione degli spazi per renderci conto della capienza e dunque del numero di persone che potevamo ospitare e poi ci siamo divisi in due turni. E questo è stato possibile grazie ai molti volontari che ci danno una mano», aggiunge.
In totale partecipano al momento più di 200 ragazzi, ma data la lunghezza dell’iniziativa, si prevede che altri possano aggiungersi ancora. Giochi rivisti per rispettare le norme di sicurezza, laboratori, spazi compiti e visite sul territorio, per conoscere la realtà che sta intorno, troppo spesso data per scontata: queste le principali attività che si snodano durante l’arco della settimana. «Faremo visite divisi per turni in luoghi caratteristici. Siamo molto fortunati perché adolescenti e preadolescenti hanno continuato a dare il loro supporto. Mentre alcuni studenti universitari, che non trovavano più il tempo per dare una mano, si sono rimessi in gioco», spiega Zanardo. Questo ha permesso di dare continuità alle figure educative dei gruppi, che così potevano aiutare, consapevoli che l’impegno sarebbe stato per tutta la settimana, ma suddiviso in momenti particolari.
Una parte importante è stata anche quella svolta dai ragazzi sotto i 12 anni, per i quali c’è un progetto con attività dedicate e che hanno preparato giochi a distanza per i bambini. «Sono stati molto contenti di questa opportunità, perché ha permesso loro di iniziare ad essere animatori», commenta Zanardo. Un contributo molto significativo, inoltre, è stato quello di nonni e genitori. Gestione della segreteria, della burocrazia, sanificazione degli spazi. Sono state solo alcune delle attività che in quest’anno di pandemia si sono dovute potenziare durante l’oratorio estivo.
«La mattina la vita dell’oratorio inizia alle 8.30. Ma dalle 7.30 comincia l’ingresso a gruppi scaglionati, ogni 15 minuti. Poi proseguiamo fino alle 12. Il gruppo del pomeriggio, invece, inizia alle 14.30 e finisce alle 18, Anche qui gli ingressi sono scaglionati e si parte con l’accoglienza dalle 13.30. Per decidere questi orari abbiamo cercato di capire quali fossero quelli più adatti alle esigenze di lavoro dei genitori», conclude Zanardo.