In onda ogni ora la trasmissione speciale «Buon Natale in tutte le lingue del mondo», con testimonianze dirette da missionari, consacrati o laici (tra loro anche padre Kizito Sesana)
di Fabio BRENNA
Gli ormai rancidi e anzitempo raffermi cinepanettoni ci hanno proposto sgangherate avventure natalizie a Miami, piuttosto che a Londra o sul Nilo. Radio Marconi si mette sulla scia di papa Francesco e propone un Natale nelle periferie del mondo, per capire come si vive, con quali attese e soprattutto come si dice «Buon Natale in tutte le lingue del mondo».
Questo è anche il titolo della serie di trasmissioni speciali in onda, una volta ogni ora, per tutta la vigilia e poi anche a il giorno di Natale. Un format fisso per ogni tappa in giro per i cinque continenti. L’incontro con un missionario o una missionaria, consacrati o laici, che spiegano come sarà il Natale 2016 nelle loro terre. La registrazione da Giuba, capitale di un martoriato e dimenticato Sud Sudan ha avuto come sottofondo l’eco di bombardamenti che continuano, nel disinteresse mondiale. Un Natale con la speranza di una pace vera per il Paese e il continente.
Da una zona conflittuale a un’altra, direttamente nei luoghi dove si è originata la festa. Da Gerusalemme suor Fulgida racconta di un’attesa trepidante per la comunità locale dei credenti, e della particolarità di vivere nella città delle tre religioni monoteiste, dove ognuno prova a convivere con la festa dell’altro. E per la tavola natalizia si preannuncia una scorpacciata di falafel.
Negli incontri radiofonici si comincia dal contesto in cui si aspetta Natale per conoscere poi anche le tradizioni locali con cui viene festeggiato. Padre Renato Kizito Sesana racconterà dallo Zambia, le particolarità di una terra come l’Africa dove le tradizioni locali incontrano riti più occidentali, riuscendo a creare una sintesi davvero interessante. Come scoprire che la leccornia attesa tutto l’anno è il pollo che trionferà sulle tavole natalizie.
Particolarmente toccante la storia che racconterà un missionario del Pime in Cambogia. La storia di una donna ultrasettantenne che per vivere lavora tutti i giorni della settimana per il corrispettivo di 2 dollari al giorno. Un giorno la lavapiatti, un giorno seleziona metalli dall’immondizia per ricavarne qualche centesimo. Una vita dura, ma dove nulla potrebbe farle perdere la celebrazione di Natale. Ghei Phoan, questo il suo nome, ogni domenica inforca la sua bici scassata per coprire i 15 chilometri che la separano dalla chiesa più vicina. E così farà anche a Natale, attraversando il Mekong. Storie come queste dalla Cambogia vengono proposte ogni settimana nel radioblog su Marconi, curato dal missionario ambrosiano del Pime Alberto Caccaro, il sabato alle 19.10 e la domenica alle 12.30.
Si preannuncia interessante anche la testimonianza dall’Algeria, terra di frontiera, assediata dalle forze oscure del terrorismo fondamentalista, dove piccolissime comunità cristiane si sentono assediate, ma testimoniano con la loro presenza la necessità di un mondo fatto di faticosa convivenza fra diversi.
Tutto da ascoltare allora questo “Buon Natale in tutte le lingue del mondo”, iniziativa speciale per la vigilia e il Natale di Radio Marconi, frequenza principale Fm 94.8.