Al centro la presentazione del volume a cura di Antonio Cuciniello e Stefano Pasta, che tratta di pluralismo, religioni e intercultura: dalle 17 alle 19 su Microsoft Teams
«Studenti musulmani a scuola. Pluralismo, religioni e intercultura» è il volume a cura di Antonio Cuciniello e Stefano Pasta (Carocci Editore, 2021) che sarà presentato in un webinar in programma venerdì 21 maggio, su Microsoft Teams, dalle 17 alle 19, in occasione dell’avvio della seconda edizione del Corso per dirigenti e insegnanti “Lo spazio trans-mediterraneo e il mondo islamico: l’integrazione nel contesto scolastico”.
Quali domande pongono alla scuola italiana i bambini e i ragazzi, in particolare “di seconda generazione”, che professano la religione islamica? Come parlare dell’islam, contrastare l’analfabetismo religioso, l’islamofobia online e offline, prevenire le forme di radicalizzazione? Quali scelte didattiche sottolineano i punti di contatto e gli intrecci storico-religiosi fra Occidente e civiltà araboislamica? E ancora: che forma assumono festività, insegnamento e simboli religiosi alla prova del pluralismo sui banchi di scuola? Il volume, promosso dal Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali, intende rispondere a questi interrogativi. Nasce dal progetto PriMED – Prevenzione e interazione nello spazio trans-mediterraneo, che ha visto il coinvolgimento di 22 università italiane e dei paesi dell’Organizzazione della conferenza islamica e il sostegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Il webinar sarà aperto dai saluti di Antonella Cutro, Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, e Roberto Mazzola, Ordinario di Diritto ecclesiastico e interculturale, Università del Piemonte Orientale, Responsabile scientifico PriMED, e introdotto da Milena Santerini, Ordinaria di Pedagogia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, direttrice del Centro di Ricerca sulle Relazioni Interculturali. Con i curatori del volume discuteranno Stefano Allievi, Ordinario di Sociologia, Università degli Studi di Padova, e Paolo Branca, Associato di Lingua e Letteratura Araba, Università Cattolica del Sacro Cuore