Tra il 19 maggio e il 4 giugno tre eventi tra fede, psicologia e universo
Il Centro di pastorale giovanile Stoà di Busto Arsizio ha tre colonne portanti: la spiritualità, l’educazione e la vita comune. In particolare, nelle prossime settimane, presso la Stoà sarà possibile vivere tre importanti momenti di arricchimento personale dedicato a tutti i giovani del Decanato di Busto Arsizio e a quanti hanno voglia di mettersi in gioco con questi argomenti. L’obiettivo è di stimolare la curiosità e interrogare i giovani su alcune tematiche contemporanee e di attualità, dando la possibilità di confrontarsi su questi argomenti.
Formarsi contro le paure
Il primo incontro si terrà venerdì 19 maggio alle 20.45 e avrà per titolo «Oltre la paura del fallimento – Il giovane in formazione oggi». Ultimamente si è sempre più parlato di un disagio giovanile legato fortemente a un sistema scolastico e universitario, riscontrandolo in diversi fatti di cronaca e personali caratterizzati da difficoltà nel gestire la pressione scolastica.
Con la rassegna «Dialogando», Stoà propone una serata con una docente universitaria (la dottoressa Maria Elena Magrin), un docente delle scuole superiori (il professor Giuseppe Lombardo) e una psicoterapeuta (dottoressa Marta Malacrida), che dialogheranno su queste tematiche, attraverso un’analisi del contesto in cui i giovani d’oggi si muovono tra incertezza futura e paura del fallimento.
Guardando al cielo
La seconda proposta educativa è per mercoledì 31 maggio alle 21, sul tema «L’evoluzione della nostra percezione dell’universo».
Un giovane di Stoà, Giorgio Calabrò, illustrerà come è cambiato nel corso dei secoli la concezione dell’universo da parte dell’uomo. Il cielo è sempre stato una meta ambita per l’umanità e uno strumento fondamentale per tanti aspetti: si potrà scoprire come il nostro approccio sia cambiato, come oggi ci orientiamo con l’universo e come usufruiamo del cielo stellato.
Chiesa e felicità
Il terzo incontro proposto si terrà invece domenica 4 giugno, alle 20.45, e sarà tenuto da Stoà insieme a don Alberto Ravagnani, coadiutore dell’oratorio San Filippo di Busto Arsizio, noto per il suo lavoro e per i suoi interventi in tutta Italia e sui social. Con lui si sottolineerà e indagherà come un giovane oggi può trovare la sua felicità nella Chiesa e come invece la Chiesa può fiorire ed essere a sua volta felice grazie ai giovani. Lo scopo dell’incontro è quello di confrontarsi insieme sul perché ancora oggi vale la pena, per i giovani, vivere e abbracciare la proposta cristiana. Come la ricchezza di questa esperienza può aiutare i giovani e rendere la Chiesa di Gesù ricca e gioiosa anche nel 2023? L’incontro sarà preceduto da un momento di festa con l’opportunità di conoscere i progetti di Stoà.