Il progetto dell’oratorio di San Remigio, articolato in tre diverse proposte per coinvolgere i ragazzi del territorio
di Raffaele
Biglia
Tre proposte per rendere l’oratorio un punto fermo nella vita della comunità̀, sostenendo le famiglie e favorendo la crescita individuale e spirituale per circa duecento soggetti tra i 6 e 25 anni. Anche l’oratorio della parrocchia San Remigio a Sedriano, nell’hinterland milanese, aderisce a «Giovani in cammino», l’iniziativa multilivello dedicata alla prevenzione del disagio giovanile promossa da Odielle (Oratori Diocesi Lombarde) insieme a Regione Lombardia (Assessorato allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione).
Per l’aggregazione
Con Giovani insieme, volto a stimolare l’aggregazione, è stata avviata la presenza di un educatore nei pomeriggi di martedì e giovedì (dalle 15.30 alle 18.30) per rendere l’oratorio un luogo dove i ragazzi possano confrontarsi e giocare coordinati da un adulto. In particolare, il martedì è previsto anche uno spazio-compiti riservato ai preadolescenti.
Per accogliere e includere
Giovani in campo prevede un supporto alle attività sportive dell’oratorio che coinvolgono un centinaio di atleti con squadre di calcio e pallavolo maschili e femminili della società sportiva Virtus. Obiettivo utilizzare lo sport come strumento educativo e di sviluppo della personalità in importanti età di crescita e passaggio, avviare relazioni positive con le società̀ sportive del territorio e mantenere un dialogo aperto e costruttivo con le famiglie. Con queste premesse l’oratorio può diventare un luogo accogliente e inclusivo e centro di riferimento per l’intera comunità.
Per sviluppare autonomia
Con Giovani IN formazione, infine, si è inteso attivare percorsi formativi di accompagnamento in un contesto sociale sempre più complesso. A sostegno del progetto la parrocchia di San Remigio si avvale della collaborazione di un educatore professionale che coordina e forma gli educatori dei Gruppi Ado e Preado al fine di sviluppare le loro competenze di autonomia e corresponsabilità come figure di riferimento per i ragazzi. Si è proseguita anche quest’anno, inoltre, la collaborazione con il Consultorio del Decanato di Magenta: si sono potuti così realizzare incontri ad hoc su amicizia, intimità, affettività e sessualità, declinati in modo specifico per le tre fasce di età del Gruppo Preadolescenti.
«Il bando “Giovani in Cammino” – spiega il coadiutore don Angelo Radaelli – è stata occasione propizia che avevamo già colto lo scorso anno e che quest’anno abbiamo esteso, passando da uno a tre progetti: ciò ha reso possibile migliorare e sostenere le attività dell’oratorio, formando e meglio coinvolgendo la componente giovanile».
I numeri
Complessivamente, in tutta la Regione, «Giovani in cammino» ha promosso la realizzazione di 150 interventi divisi per aree tematiche perché l’oratorio consolidi il ruolo di centro di aggregazione in un territorio che conta da solo il 40% degli oratori italiani. Solo nella Diocesi di Milano risultano attivi quasi settanta progetti; seguono Brescia (21), Bergamo (19) e Como (11).
I tre anni di pandemia hanno colpito in modo particolare lo spirito associativo dei giovani che faticano a ritrovare luoghi di riferimento idonei alle loro esigenze e «Giovani in cammino» si propone di ripensare il sistema educativo delle parrocchie con discernimento pastorale e creatività, ponendosi in ascolto anche dei soggetti più fragili, intercettando il loro disagio e valorizzando le loro risorse.
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