La Curia di Milano interviene sul gruppo di anarchici che ha occupato uno stabile dei Padri Passionisti e ha offeso la Madonna con una scritta blasfema: «Un gesto sacrilego ai confini del reato», la cui «stupidità vuota offende»

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(foto tratta dal sito di Famiglia Cristiana)

«Un gesto sacrilego ai confini del reato», la cui «stupidità vuota offende».
Questa la netta presa di posizione della Curia di Milano, espressa attraverso un comunicato firmato da don Davide Milani, portavoce del cardinale Angelo Scola e direttore dell’Ufficio delle Comunicazioni Sociali della Diocesi, in merito al grave gesto compiuto dal gruppo di anarchici che, occupando abusivamente uno stabile dei Padri Passionisti in zona Certosa a Milano, hanno esposto un lenzuolo con una scritta blasfema rivolta alla Maria.
«Nel giorno in cui tutta la Chiesa celebra la Madonna di Fatima e a Milano decine e decine di migliaia di persone stanno transitando dal Duomo per venerare la Madre di Dio, pregare, trovare conforto nelle prove della vita, fa particolarmente male apprendere dell’oltraggio che da settimane si sta consumando in città in via Gadames. Non si comprende quale e quanta intelligenza ci sia in questo gesto sacrilego ai confini del reato: ad offendere è la stupidità vuota di questa azione».
Da qui la richiesta, per l’odioso episodio, denunciato dal sito di “Famiglia Cristiana”, di un intervento «già tardivo, di chi ha il potere di fare cessare una simile oscenità.».
«Ad essere feriti, insieme ai cattolici di questa città, sono tutti i milanesi che guardando alla Madonnina si sentono protetti e trovano in questa presenza ragione di speranza. Libertà religiosa è anche poter essere tutelati nel rispetto dei segni della propria fede», conclude il Comunicato.
(Am.B.)

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