Secondo l'Arcivescovo «i nuovi porporati testimoniano il desiderio del Papa di valorizzare l'Universalità della Chiesa e di porre l'attenzione sulle zone di povertà e persecuzione»

renato corti

I fedeli dell’Arcidiocesi di Milano, con l’Arcivescovo cardinale Angelo Scola ed il Consiglio Episcopale milanese, esprimono a papa Francesco la propria riconoscenza per la decisione di nominare Cardinale, nel prossimo concistoro del 19 novembre, Sua Eccellenza monsignor Renato Corti, già Vescovo ausiliare di Milano e già Vescovo di Novara.
Al tempo stesso testimoniano la propria gioia a monsignor Corti, sacerdote e vescovo ambrosiano, ancora oggi prezioso e riservato collaboratore dell’Arcivescovo.
 
Nato a Galbiate (Lecco, Diocesi di Milano) nel 1936 e ordinato prete nel 1959, Renato Corti è nominato nel 1980 dall’arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini vicario generale della Diocesi di Milano e nel 1981 è nominato Vescovo da papa Giovanni Paolo II.
Nel 1990 è destinato alla sede vescovile di Novara. 
Dal 1995 al 2005 è anche vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Nel novembre 2011, dopo aver lasciato Novara per limiti di età, è tornato in Diocesi di Milano, a Rho, dove tuttora vive nel centro di spiritualità dei Padri Oblati Missionari di San Carlo.
 
Le nomine con le quali oggi papa Francesco ha voluto arricchire il collegio cardinalizio testimoniano chiaramente il suo desiderio di valorizzare l’universalità della Chiesa e di richiamare l’attenzione sulle zone del mondo dove sono imponenti situazioni di povertà, emarginazione, persecuzione e martirio.
La Chiesa milanese accompagna nella preghiera i nuovi cardinali e le Chiese di cui sono figli e servitori.

 

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