«I nostri sguardi sono tristi, ma è incredibile che tutti siano rimasti vivi»: questo il commento del vescovo della diocesi cattolica latina, monsignor Vitalii Kryvytsky

di Maria Chiara Biagioni
Agensir

Un'immagine della devastazione (foto Diocesi di Kiev)
Un'immagine della devastazione (foto Diocesi di Kiev)

«I nostri sguardi sono tristi, ma è incredibile che tutti siano rimasti vivi». Con queste parole il vescovo della diocesi cattolica latina di Kiev monsignor Vitalii Kryvytsky, ha annunciato sulla sua pagina facebook che il Seminario teologico di Vorzel è stato saccheggiato. Il Seminario, che si trova nella regione di Kiev, è stato quindi uno dei siti presi di mira nel corso dei combattimenti che ci sono stati in quella zona. I saccheggiatori – racconta il vescovo – hanno sfondato il cancello e sono entrati rubando e portando via tutto quello che poteva avere un certo valore, «dai condizionatori alle lavatrici, computer, router, attrezzature da cucina… persino vecchie scarpe da ginnastica del Padre-Rettore, con cui amava correre».

Preti e seminaristi sono stati derubati delle loro cose personali. Purtroppo, i predatori hanno portato via anche alcuni oggetti liturgici, tra cui un calice che aveva utilizzato Giovanni Paolo II in una Santa Messa presieduta nel 2001, durante la sua visita apostolica nel Paese.

Sono stati danneggiate anche diverse auto e alcuni locali a seguito di esplosioni, ma «ringraziamo il Dio Onnipotente» per aver preservato il Seminario «da una distruzione maggiore. Ci vorrà tempo perché la vita del seminario torni di nuovo». La struttura è priva di acqua, luce e gas. Ciò nonostante un gruppo di sacerdoti e il rettore hanno accettato di tornare per rimettere a posto la struttura il prima possibile.

«Grazie a tutti voi per il vostro coraggio e sacrificio – aggiunge il Vescovo -. Tutto il denaro raccolto nelle messe della Domenica delle Palme nella nostra parrocchia sarà devoluto al Seminario. Grazie in anticipo a tutti coloro che vorranno fare donazioni. I fondi serviranno per ristrutturare i locali e rianimare la vita del seminario, per il bene della Chiesa. Perché l’Ucraina, che sarà ricostruita dopo la guerra, avrà bisogno anche di guide spirituali – sacerdoti. Pregate che il Signore chiami coloro che ha scelto a questo ministero speciale».

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