Pastorale Giovanile e Caritas Ambrosiana rinnovano l’invito alla collaborazione e al servizio in questo secondo momento di emergenza

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Già durante i mesi critici di marzo, aprile e maggio i giovani erano stati chiamati a essere «creativi del bene» e «scintille nella notte» per portare luce attingendo al grande fuoco del Risorto. Nell’emergenza che stiamo ancora vivendo, Pastorale Giovanile e Caritas Ambrosiana rinnovano l’invito alla collaborazione e al servizio, accogliendo gli appelli di papa Francesco e dell’Arcivescovo: il destino e la sorte degli altri ci riguardano, non si deve essere indifferenti di fronte ai bisogni dell’altro, è necessario essere compassionevoli.

Concretamente ai giovani è chiesto di prendere contatto con la Caritas del proprio Decanato o della propria parrocchia per comprendere i bisogni della propria comunità. La disponibilità dei giovani può essere decisiva per non interrompere esperienze come mense, empori solidali, distribuzione e consegna di pacchi alimentari, Centri di ascolto, telefonate solidali, visite a domicilio per la spesa alimentare o la farmacia, dormitori… Mettendosi in prima fila tuteleranno anche i volontari solitamente impegnati nei servizi per gli ultimi, che spesso hanno più di 65 anni e in questo momento sono particolarmente chiamati a stare in casa.

Chi non ha riferimenti precisi sul proprio territorio può segnalare la disponibilità al servizio a volontariato@caritasambrosiana.it

Chi lo desidera, inoltre, potrà condividere le proprie esperienze di volontariato attraverso immagini o foto da inviare alla Pastorale Giovanile – Servizio per i Giovani e l’Università (tel.371.4270581; giovani@diocesi.milano.it), o utilizzando l’hashtag #giovaninellacarità sui social.

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