Un fenomeno che dalla strada arriva all’indoor, passando per il web. L’8 febbraio, Giornata mondiale, al Centro Pime convegno promosso con Caritas Ambrosiana e in collaborazione con Ucsi Lombardia

tratta

Invisibili. Nella realtà ma anche nella rappresentazione. Sono le donne vittime di tratta e ridotte in schiavitù per lo sfruttamento sessuale. Sono (quasi) scomparse dalle strade italiane, nonché dal racconto dei media e di conseguenza dal dibattito pubblico. Non sono però scomparse le vittime. Sono solo state trasferite altrove: dalle strade all’indoor – appartamenti, locali, connection house –, dove risultano, appunto, invisibili. Il che non significa meno sfruttate. Anzi, a volte lo sfruttamento avviene in condizioni di vera e propria segregazione e di costante controllo, di abusi fisici e psicologici, aggravati dall’impossibilità di chiedere aiuto. Il fenomeno, in corso da anni, si è drasticamente accentuato con la pandemia di Covid-19, soprattutto a causa dei lockdown che, in alcuni casi, hanno provocato situazioni di grave solitudine e abbandono e addirittura di estrema povertà.

Di tale scenario si discuterà nel convegno che Caritas Ambrosiana e Centro Pime di Milano, in collaborazione con Ucsi Lombardia, organizzano per mercoledì 8 febbraio, Giornata mondiale contro la tratta, con la partecipazione di esperti, operatori sociali, giornalisti (vedi qui la locandina). Il convegno si svolgerà a partire dalle 18 presso il Centro Pime (via Mosé Bianchi 94, Milano).

Un’opera di sensibilizzazione

«Molto spesso nei Paesi di missione in cui il Pime è presente – afferma padre Mario Ghezzi, direttore del Centro Pime, già missionario in Cambogia per 17 anni –, ci confrontiamo con situazioni di povertà e ingiustizia che rendono le persone particolarmente vulnerabili anche ai fenomeni di tratta e grave sfruttamento, sia a livello locale che internazionale. Per questo, grazie alla nostra rete di missionari e volontari, e grazie al sostegno di molti amici e benefattori, continuiamo a promuovere istruzione e sviluppo in diversi Paesi d’Africa, Asia e America Latina, per costruire opportunità di un futuro dignitoso, specialmente per i giovani. Contemporaneamente, insistiamo nella nostra opera di informazione e sensibilizzazione anche qui in Italia, dove la tratta è drammaticamente presente, ma ci sono ancora scarsa attenzione e consapevolezza».

Un dramma planetario

«I nostri servizi – gli fa eco Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana – confermano l’ulteriore spostamento della prostituzione negli appartamenti e sul web. La stagione pandemica ha contribuito a ridisegnare luoghi, modalità e orari del fenomeno. Le donne costrette a prostituirsi indoor non fruiscono di un contesto più tutelante; anzi, si trovano esposte a maggiori rischi sanitari, ad accresciuti bisogni sociali, a pericolose spirali di disinformazione e pregiudizio. Conoscere le evoluzioni del fenomeno, e cercare di riorientare l’intervento di risposta sociale, è il nostro modo per essere vicini alle vittime di un dramma di portata planetaria, sommerso, ma ben radicato anche nel nostro territorio».

Il programma

Il fenomeno

«Nella rete»: Gianfranco della Valle, coordinatore Numero Verde anti tratta
«Sulla strada»: Nadia Folli, unità di strada Avenida, Area Tratta, Caritas Ambrosiana
«Indoor»: Isabella Escalante, responsabile servizio emersione vittime di tratta e sfruttamento, Fondazione Somaschi

La sua rappresentazione

«Sparizioni»: Paola Barretta, porta-parola Associazione Carta di Roma e analista Osservatorio di Pavia sui media
«Emersioni»: Giuliano Battiston, giornalista, coordinatore progetto rivista online Emersioni

Introduce e modera Anna Pozzi, giornalista di Mondo e Missione.

Il convegno sarà trasmesso in diretta streaming sui canali YouTube e FB degli organizzatori. La partecipazione consentirà di ottenere crediti per la formazione professionale continua prevista dall’Ordine dei giornalisti; è stata richiesta analoga possibilità all’Ordine degli assistenti sociali.

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