Con partenza dalla Basilica di San Martino la Via Crucis quaresimale presieduta dall'Arcivescovo per la Zona pastorale VI. In allegato l'omelia
«Forse viene per tutti il momento in cui si vive l’esperienza d’essere una vita per niente, una vita che non interessa a nessuno, una vita che fa numero. Non un volto, ma un voto; non un nome e una storia, ma un caso tra tanti e una comparsa insignificante in uno scenario insignificante, in uno spettacolo che nessuno guarda». Così ha riflettuto l’Arcivescovo nell’omelia (in allegato) della Via Crucis quaresimale presieduta martedì 26 marzo a Treviglio per la Zona VI, con partenza dalla Basilica di San Martino.
Sul tema «E noi vedemmo la sua gloria» – citazione del Vangelo di Giovanni (1,14) – le diverse stazioni della Via Crucis prendono spunto da alcuni versetti dei Salmi con l’intento di fare memoria a un tempo della preghiera di Gesù che, gravato dal peso della Croce, si rivolge al Padre in un filiale abbandono, e della preghiera di tutti gli oppressi della terra che, unendosi a Cristo, ritrovano il coraggio e la forza di un fiducioso ricorso a Dio. Le pagine bibliche, tratte dal Nuovo Testamento, illuminano i quadri delle diverse stazioni della Via Crucis, mentre le preghiere di santi e pontefici ci fanno sentire in compagnia di uomini e donne che hanno vissuto l’immedesimazione al Cristo sofferente e glorioso.
L’esperienza della «vita scartata» è attestata proprio nei Salmi. Ma il salmista «non si rinchiude a piangersi addosso», anzi «grida e protesta e invoca perché sa che la sua vita che non interessa a nessuno è preziosa per Dio. E Dio risponde alla preghiera con la missione di Gesù» che «rivela la verità di Dio: si fa vicino a ciascuno, bussa alla porta di ogni vita, si china su ogni pena e visita ogni speranza, fino a entrare nella morte… fino nell’abisso più tremendo e nell’enigma più incomprensibile per portarvi la salvezza, per chiamare a quella comunione che rende felici per sempre». «La vita di ogni figlio di Dio dà gloria a Dio – ha concluso – perché si lascia salvare, perché apre la porta al Signore che sta alla porta e bussa, perché si lascia amare».
Ecco il calendario degli altri riti.
Venerdì 29 marzo, Zona IV, Legnano: partenza alle 20.45 dalla chiesa del SS. Redentore
Venerdì 5 aprile, Zona III, Oggiono: partenza alle 20.45 dalla chiesa di Sant’Eufemia
Martedì 9 aprile, Zona II, Gallarate: partenza alle 20.45 dal Centro della Gioventù (via don Minzoni 7)
Venerdì 12 aprile, Zona V, Cesano Maderno: partenza alle 20.45 dalla chiesa della Beata Vergine Immacolata, Binzago.