Nelle parole di chi ha partecipato all'iniziativa tenutasi a Eupilio, la Settimana residenziale per i sacerdoti ultra75enni si rivela un’opportunità preziosa, da non trascurare
di don Franco
CECCHIN
Da lunedì 4 a venerdì 8 ottobre a Villa Cagnola di Gazzada si tiene la seconda settimana residenziale per i preti della Diocesi oltre i 75 anni.
Pubblichiamo la testimonianza di un sacerdote che ha partecipato alla settimana di Eupilio nei giorni scorsi.
Molto spesso capita a noi preti, specialmente a quelli che hanno superato i settantacinque anni, di ricevere l’avviso di partecipare a una Settimana residenziale per i sacerdoti e di ritenere tale proposta inutile. Invece è un’opportunità da non perdere. Sono giorni, infatti, di distensione tonificante, di cordialità presbiterale e d’informazioni sanitarie, spirituali e pastorali molto utili.
Il tocco iniziale della settimana è stato dato dal Vicario per la Formazione permanente del clero, monsignor Ivano Valagussa, che ha affermato l’importanza anche per i preti anziani di approfondire la consapevolezza di essere sempre protagonisti del proprio essere sacerdoti in una Chiesa sinodale, cioè in un cammino insieme.
Il nostro Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, riprendendo la Proposta pastorale per l’anno 2021-2022 Chiesa unita, libera e lieta, ci ha sollecitato a andare nel cuore della vita cristiana e quindi anche in quello di noi presbiteri: «Far crescere in noi l’amicizia con Gesù. La Chiesa è chiamata a essere sempre più unita come un coro, una sinfonia e una comunione con tutti i ministeri e i carismi per edificare l’unico Corpo di Cristo».
Prima della giornata di ritiro spirituale, è stata presentata l’Opera dell’Aiuto fraterno. Non ci rendiamo conto abbastanza di come la Chiesa ambrosiana si prenda cura dei suoi preti: assicurazioni, interventi socio-sanitari, rimborso delle spese e assistenza di vario tipo.
Don Gregorio Valerio, già segretario del cardinale Carlo Maria Martini, ci ha fatto ricordare la sorpresa di tutti di fronte alla prima lettera pastorale dell’allora nuovo Arcivescovo, La dimensione contemplativa della vita. Da lì abbiamo avuto come dono le altre lettere, che richiamano i punti essenziali della vita del cristiano e della Chiesa: Attirerò tutti a me, Farsi prossimo e Partenza da Emmaus..
A conclusione della Settimana residenziale, gli interventi di due importanti teologi con il tocco sapienziale e pastorale. Don Gianni Colzani, richiamandosi all’esortazione apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium, ha sollecitato a ripensare l’annuncio evangelico nel mondo di oggi con il compito specifico dei presbiteri anziani: comunicare con gioia e serenità «un tesoro di cose nuove e di cose antiche». Don Aristide Fumagalli, invece, ha suggerito un approccio teologico e pastorale per una rinnovata celebrazione del sacramento della Riconciliazione.
Come contrappunto serale ci sono state due proiezioni molto interessanti: l’una sul settimo centenario dell’approdo all’eterno di Dante Alighieri e l’altra con il film Corpus Christi. Nella vita di tutti, ma anche dei preti avanti in età. è salutare e arricchente coltivare l’arte, la poesia e la molteplicità delle espressioni comunicative.
La gratitudine immensa espressa da tutti i presbiteri, che hanno partecipato alla Settimana residenziale a Eupilio, non è stata convenzionale, ma molto sentita, perché è scaturita dalla bella e significativa esperienza vissuta insieme. Tale riconoscenza si è rivolta innanzitutto all’Arcivescovo, al Vicario della formazione permanente del Clero e ai vari relatori, e poi a tutta l’organizzazione: specialmente a don Massimo Fumagalli, a don Tarcisio Bove, al diacono dottor Stefano Orfei, al diacono Gabriele Scariolo e al professor Mario Mozzanica.