La guerra in corso spinge migliaia di persone verso la missione dell’Istituto in Ciad. Servono alimenti, medicinali e acqua potabile
Dal 15 aprile scorso in Sudan è in corso un drammatico scontro armato che sta provocando la fuga della popolazione verso la missione del Pime in Ciad. Ogni giorno in questo Paese continuano ad arrivare migliaia di profughi per la maggior parte minori e donne, di cui molte incinte.
I missionari del Pime stanno facendo il possibile per garantire accoglienza e assistenza ai rifugiati: «La zona in cui operiamo è una delle più difficili da raggiungere e la stagione delle piogge, ormai alle porte, renderà le strade in terra battuta impraticabili. Per questo è necessario intervenire al più presto – è l’accorato appello di fratel Fabio Mussi, responsabile per Fondazione Pime dei progetti sociali nella diocesi di Mongo -. Questa situazione va al di là delle nostre forze. Abbiamo bisogno di un sostegno speciale per affrontare correttamente questa nuova tragedia, certamente trascurata dai media internazionali».
Il Pime chiede quindi l’aiuto di tutti per far fronte a questa emergenza. Sono necessari alimenti, medicinali e acqua potabile.
Come contribuire
– Bonifico bancario: Iban IT89M0623001633000015111283, Intestato a Fondazione Pime Onlus (Causale: S148 – Emergenza profughi Sudan)
– Conto corrente postale: n. 39208202 intestato a Fondazione Pime Onlus (Causale: S148 – Emergenza profughi Sudan)
– Online con Carta di credito o Paypal cliccando qui