I “fidei donum” ambrosiani residenti a Huacho e Pucallpa desiderano caratterizzare la loro missione con un'attenzione specifica alle relazioni umane più che alle strutture a cui metter mano, accompagnando una Chiesa sorella nella vicinanza agli ultimi
DAI FIDEI DONUM AMBROSIANI IN PERÙ
I fidei donum, con la loro azione missionaria, testimoniano continuamente un reale scambio di fede, speranza e carità tra Chiese sorelle. Uno scambio che è fatto di tante fatiche quotidiane, ma anche di moltissime gioie. La missione, infatti, obbliga a “cambiare abito”, a mettersi in discussione attraverso il confronto con un nuovo (e spesso diverso) modo di pensare ed essere pronti a modificare abitudini, schemi di pensiero e modalità di lavoro, nella consapevolezza che è necessario camminare insieme. È proprio in quest’ottica che nasce l’esperienza fidei donum in Perú, prima nella diocesi di Huacho e poi nel Vicariato apostolico di Pucallpa.
Lo scambio della fede con la diocesi di Huacho (città sulla costa a nord di Lima) inizia nel 1989, con la venuta di don Giuseppe Noli, e continua per molti anni con il susseguirsi di 40 missionari tra sacerdoti e laici inviati da Milano. Attualmente ci sono solo due ottantenni, don Antonio Colombo (parroco della cattedrale di Huacho) e don Vittorio Ferrari (parroco a Sayan, zona agricola che si spinge in su verso le Ande). Cosa fanno?
«Ci dedichiamo molto alle confessioni in parrocchia, ai due ospedali della città e agli ammalati nelle case – spiegano -. Con spirito “milanese” è nato un gruppo sportivo con 100 calciatori dai 7 ai 18 anni. Non manca la cultura, con l’Istituto San Francesco per la lingua italiana con studenti universitari, avvocati e casalinghe, un modo come un’altro di conoscere le persone, creare amicizie che aiutano la crescita della fede». Don Vittorio riesce poi a conoscere vita e miracoli di tutti i suoi parrocchiani uno per uno e si è “specializzato” nella celebrazione dei funerali, mentre don Antonio celebra circa 80 matrimoni ogni anno nella bella Cattedrale di Huacho.
A circa 800 chilometri di distanza, nel bel mezzo della foresta amazzonica peruviana, sorge invece la città di Pucallpa, capoluogo della regione di Ucayali. La presenza dei fidei donum milanesi a Pucallpa ha inizio nel 2007, quando monsignor Gaetano Galbusera viene nominato vescovo del Vicariato apostolico di Pucallpa e don Luciano Garlappi è il primo sacerdote ambrosiano che da Huacho si sposta in Amazzonia. Attualmente a Pucallpa risiedono 5 fidei donum: don Andrea Gilardi (incaricato della Caritas vicariale), don Silvio Andrian (parroco della parrocchia San Martín de Porres), la famiglia di laici formata da Silvia Caglio e Giacomo Crespi (che gestiscono un centro giovanile) e don Luca Zanta (parroco della parrocchia San Francisco de Asìs). Da pochi mesi al gruppo amazzonico si è aggiunto anche il piccolo Diego, figlio di Silvia e Giacomo.
A inizio gennaio abbiamo ricevuto la visita dell’Arcivescovo, venuto a trovarci. Tra le tante riflessioni ha voluto regalarci queste parole che riteniamo importanti per il nostro servizio qui in Perù: «La missione non è determinata dal bisogno degli uomini, ma dal desiderio di Dio di salvare gli uomini. Perciò diventa determinante lasciarsi continuamente ispirare, guidare, correggere da questo dialogo personale con il Signore».
Il nostro stare in missione non vuole dunque essere solo la risposta a una necessità concreta, ma piuttosto un accompagnare una Chiesa sorella e un camminare con gli ultimi. Vorremmo sempre più impegnarci a realizzare progetti sulle persone più che sulle strutture, privilegiando le relazioni umane piuttosto che le cose “da fare”, lasciandoci guidare con fede da questo popolo che il Signore ci ha concesso di accompagnare e dal quale abbiamo sicuramente tanto da imparare.