Redazione

E’ stato avviato il progetto "Thought in action" (TACT) nell’ambito del 6° programma quadro della Ricerca Europea e con la partecipazione dell’Irccs E. Medea. Attraverso lo sviluppo di giocattoli “intelligenti” si cercano nuove informazioni sul significato delle azioni infantili, rendendo in futuro possibili diagnosi precoci di alcuni disturbi comportamentali.

di Cristina Trombetti

I risultati di molte linee di ricerca svolte sullo sviluppo motorio normale indicano che anche nei neonati i movimenti non sono solo riflessologici ma hanno un contenuto intenzionale. Tali osservazioni vengono fatte in modo che i disordini comportamentali di origine neurologica dello sviluppo, che solitamente vengono diagnosticati dopo lo sviluppo del linguaggio (come i disordini autistici e ADHD), possono essere evidenziati già dall’infanzia.

Lo scopo del progetto TACT è sviluppare piattaforme tecnologiche e metodi non invasivi e facili da applicare, che permettano la raccolta del maggior numero di informazioni tramite lo studio dei movimenti del bambino. L’idea è quella di analizzare le diverse azioni che solitamente vengono svolte dal bambino, così come l’interazione tra il bambino e il mondo che lo circonda, utilizzando strumenti-giocattolo che verranno appositamente costruiti per rilevare i parametri di cinematica. Inoltre, si potrebbero sviluppare nuovi sistemi per monitorare le azioni complesse quali la vocalizzazione e lo sguardo fisso nei bambini.

Uno dei giocattoli dovrebbe poter creare delle espressioni facciali di base e interagire con il bambino. I segnali cinematici e dinamici vengono trasferiti a un computer e quindi analizzati tramite l’utilizzo di segnali tecnologici per l’analisi – incluse le reti neuronali – utili per estrarre campionature cinematiche e dinamiche. La validazione della procedura potrà essere messa a punto sia nei bambini con uno normale sviluppo che nei bambini con diagnosi di autismo. Tali dispositivi potranno permettere di monitorare l’interesse del bambino per le persone verso gli oggetti, il tutto in condizioni normali. La validazione della metodica verrà eseguita sia su bambini con normale sviluppo che su bambini neurologicamente a rischio per motivazioni diverse (nascita sottopeso, nascita prematura o ipossia) o geneticamente a rischio (con fratello gemello a cui sia già stata fatta la diagnosi di autismo).

I dispositivi – dopo essere stati testati in laboratori di alta tecnologia – verranno distribuiti presso centri clinici che non sono dotati di apparecchiature di alta tecnologia e sistemi che registrano i movimenti di inseguimento dello sguardo da parte degli occhi dei bambini, e presso le abitazioni. I nuovi dispositivi e le attrezzature nati dal progetto TACT permetteranno una diagnosi precoce dei disordini dello sviluppo e potranno essere utilizzati anche per scopi terapeutici.

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