Queste le tre possibili strade di evangelizzazione che animeranno il convegno di Pastorale giovanile in programma venerdì 3 e sabato 4 febbraio presso il Centro pastorale ambrosiano
A cura del
Servizio per i Giovani e l’Università
Papa Francesco ci ricorda sempre come siamo in un cambiamento d’epoca e ce ne accorgiamo a ogni passo nelle nostre comunità, nei dialoghi con gli altri, specialmente in rapporto con le nuove generazioni. Le fede in Cristo oggi pare per molti superata, non importante per il vivere quotidiano, un optional che si può trascurare. Come Chiesa siamo dunque chiamati a interrogarci.
Il Servizio per i Giovani e l’Università invita pertanto educatori, sacerdoti, consacrati/e, operatori di Pastorale giovanile a partecipare al convegno in programma venerdì 3 e sabato 4 febbraio presso il Centro pastorale ambrosiano di Seveso (MB – vedi qui la locandina con il programma).
Desideriamo confrontarci sull’annuncio del Vangelo ai giovani attraverso tre possibili strade: la Parola, la Bellezza e la Carità. Nell’Evangelii Gaudium (Esortazione apostolica sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale), papa Francesco sottolinea come ciascuna di esse possa aprire il cuore all’incontro con il Signore Gesù.
La Bellezza di seguire Gesù
A riguardo della Bellezza così scrive: «È bene che ogni catechesi presti una speciale attenzione alla “via della bellezza” (via pulchritudinis). Annunciare Cristo significa mostrare che credere in Lui e seguirlo non è solamente una cosa vera e giusta, ma anche bella, capace di colmare la vita di un nuovo splendore e di una gioia profonda, anche in mezzo alle prove» (Evangelii Gaudium 167).
Durante il convegno sarà monsignor Paolo Giulietti, Arcivescovo di Lucca, a introdurre al fascino della Bellezza che inquieta, attira e muove il cuore verso una vita buona: i giovani sono infatti alla ricerca di ciò che veramente sazia la fame di vita e di amore.
Nella Parola un’esperienza viva
Circa la Parola il Santo Padre sottolinea invece che «noi non cerchiamo brancolando nel buio, né dobbiamo attendere che Dio ci rivolga la parola, perché realmente “Dio ha parlato, non è più il grande sconosciuto, ma ha mostrato se stesso». Accogliamo il sublime tesoro della Parola rivelata» (Evangelii Gaudium 175).
Ecco perché fra Roberto Pasolini, biblista e docente di Sacra Scrittura, accompagnerà a riconoscere come la Parola permetta ai giovani di fare un’esperienza di Gesù vivo, della potenza di Cristo che salva.
La Carità che libera il cuore
Infine, in merito alla Carità, il Papa mette in rilievo che «come la Chiesa è missionaria per natura, così sgorga inevitabilmente da tale natura la carità effettiva per il prossimo, la compassione che comprende, assiste e promuove» (Evangelii Gaudium 179).
Ci porremo quindi in ascolto della dottoressa Silvia Landra, psichiatra e psicoterapeuta, che presenterà la Carità quale via per liberare il cuore dei giovani dalla eccessiva preoccupazione per se stessi, e aiuterà a comprendere che il volto dell’altro/a è un appello, come una chiamata attraverso la quale possiamo incontrare il Signore che si rende presente nei piccoli.
Il contributo del mito e della letteratura
Durante lo svolgimento del convegno Cristina Dell’Acqua, professoressa del Collegio San Carlo di Milano, saggista e firma del Corriere della Sera, introdurrà i partecipanti a ciascuno di questi argomenti attraverso un mito o qualche frammento di letteratura; seguirà l’intervento del relatore che ne approfondirà ulteriormente i contenuti.
Durante la due giorni ci sarà anche la possibilità di dialogare con i relatori. Sarà possibile partecipare anche a una sola parte del convegno.