Nella memoria liturgica di San Giovanni Bosco e alla vigilia di quella del beato cardinale Ferrari, alla conclusione della Settimana dell'educazione: diretta tv e web. Al termine flash mob sul sagrato, con un'animazione composta dai cellulari accesi da settecento persone. Parla don Stefano Guidi, direttore della Fom

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Nella festa liturgica di san Giovanni Bosco, padre e maestro della gioventù, e alla vigilia della memoria del beato Andrea Carlo Ferrari, promotore della diffusione capillare degli oratori nella nostra Diocesi, venerdì 31 gennaio alle 20.30 nel Duomo di Milano l’Arcivescovo presiederà una Messa per tutti coloro che hanno a cuore l’oratorio e vi operano con passione e dedizione: diretta su Chiesa Tv (canale 195) e www.chiesadimilano.it, omelia su Radio Mater in differita alle 22.30. E non potranno mancare ragazzi e le ragazze di ogni fascia d’età, insieme ai loro genitori e ai loro nonni. Nella celebrazione in Duomo saranno affidati al Signore Gesù i progetti e il percorso Oratorio 2020 e si terminerà insieme, provenendo da tutta la Diocesi, la Settimana dell’educazione 2020 che ha visto gli oratori impegnati ad analizzare bisogni e desideri, e a determinare gli obiettivi educativi per il prossimo futuro.

«Abbiamo un’occasione unica per ritrovarci insieme, attorno alla Mensa della Parola e del Pane – spiega don Stefano Guidi, direttore della Fom -, portando all’altare l’opera educativa dell’oratorio e l’esperienza di servizio di animatori, allenatori, catechiste ed educatori, genitori e volontari, Consacrate e Consacrati, responsabili e coordinatori. Porteremo con noi soprattutto i volti e i nomi dei ragazzi che ci sono affidati, pensando che è per loro che stiamo lavorando, per accompagnarli nella loro crescita, annunciando il Vangelo e proponendogli di vivere una vita piena. Per tutto questo, le diverse anime dell’oratorio, dai più piccoli ai più grandi, si raduneranno nella Cattedrale, trasformando per una sera il Duomo di Milano nella chiesa di tutti gli oratori ambrosiani».

Anche la piazza sarà animata perché si farà un flash mob dopo la celebrazione per comporre la scritta «Oratorio 2020» sul sagrato del Duomo con le torce dei cellulari dei partecipanti che escono dalla Messa. Vi saranno coinvolte circa settecento persone. Intanto, hanno aderito attualmente alla Messa, segnalando la loro presenza, circa tremila iscritti, ma saranno molti di più quelli che ci saranno e ancora aderiranno in questi giorni compilando il modulo online. 

«Sarà bello vedere concelebrare tutti i presbiteri impegnati in oratorio e nella pastorale giovanile, sia parroci sia coadiutori come segno di comunione e della cura pastorale e paterna che la nostra Chiesa ha nei confronti delle giovani generazioni» auspica don Guidi che rivolge un appello a ogni oratorio: «Non esitate a inserire questo appuntamento nell’ambito delle iniziative della Settimana dell’educazione, del percorso Oratorio 2020 e nel calendario ordinario, come evento straordinario aperto a tutti». «Al nostro Arcivescovo – conclude don Guidi – chiediamo una parola che ci incoraggi, che nuovamente ci appassioni, che continui a scaldare il nostro cuore e confermi la nostra passione missionaria».

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