Il presidente scomparso a 67 anni dopo una lunga malattia. Gli succede il bergamasco fra Marcello Longhi, che lo ricorda come «un uomo intelligente e buono»

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Padre Maurizio Annoni

«Gli siamo infinitamente grati per essere stato sempre un insostituibile punto di riferimento. Grazie Presidente»: così, con estrema semplicità, Opera San Francesco saluta sul proprio sito il suo Presidente, padre Maurizio Annoni, scomparso l’11 aprile a 67 anni, dopo una lunga malattia. Da 19 anni «guidava Opera San Francesco con impegno, professionalità e passione. Un uomo buono e capace che ha insegnato molto a tutti noi di Osf», come sottolineano i frati Cappuccini di viale Piave, che da 60 anni con la loro opera garantiscono ai poveri assistenza gratuita e accoglienza.

Nato a Milano nel 1952, padre Annoni aveva conseguito la laurea d’ingegneria civile presso il Politecnico di Milano; successivamente era entrato nell’Ordine dei Frati minori cappuccini, professando i voti perpetui il 29 aprile 1984, ed era stato ordinato sacerdote il giorno 7 settembre 1985. Il religioso ha ricoperto la carica di Ministro provinciale dei Frati minori cappuccini della regione Lombardia dal 1994 al 2000 e nel 2000 è stato nominato presidente di Opera San Francesco per i poveri. «Sotto la sua guida – spiega un comunicato – Oas si è orientata verso una maggiore personalizzazione nella risposta ai bisogni delle persone in difficoltà. Sono stati ampliati i servizi di accoglienza primaria (mensa, docce e guardaroba, poliambulatorio, centro raccolta) rispondendo in maniera concreta e immediata alle necessità fondamentali dell’uomo quali mangiare, lavarsi, vestirsi e curarsi». Durante il suo mandato, inoltre, «tenendo conto della costante evoluzione della povertà della città, padre Maurizio ha dato impulso ai servizi di secondo e terzo livello con la messa a punto di un’area sociale per la gestione di progetti come l’housing sociale e housing first e uno sportello di orientamento e lavoro».

«Padre Maurizio è stato un uomo intelligente e buono – lo ricorda così fra Marcello Longhi, attuale vicepresidente di Osf -, un frate sacerdote appassionato e una guida sicura e lungimirante. Mancherà tanto a noi frati, ai nostri volontari, ai dipendenti, agli ospiti dei nostri servizi e anche ai donatori di Osf perché è sempre stato per tutti un punto di riferimento presente e costante. Diceva spesso che nessuna povertà dovrà mai deturpare la bellezza di un sorriso fatto a immagine e somiglianza di Dio. E noi continueremo ad aprire le porte a chi ha bisogno e a ridare dignità per far rinascere la speranza di una vita migliore per tutti, come lui ha sempre fatto. La tradizionale carità che alla porta del convento noi frati Cappuccini pratichiamo da sempre secondo lo spirito di san Francesco, con padre Maurizio ha acquisito un volto ancora più moderno ed efficiente. Si è strutturata come carità organizzata per offrire un aiuto qualificato ad un numero sempre maggiore di persone in povertà. La morte di padre Maurizio ci addolora profondamente soprattutto in questo anno in cui festeggiamo il 60esimo anniversario della fondazione di Osf».

«Per noi Cappuccini – afferma fra Sergio Pesenti, ministro provinciale – padre Maurizio è stato un fratello attento, sensibile e disponibile, sempre pronto a dedicarsi alle necessità della fraternità. La sua profonda spiritualità e il suo senso di responsabilità sono per noi una eredità preziosa e un esempio».

Alla guida di Osf succede fra Marcello Longhi, 59 anni di Bergamo, dal 2017 vicepresidente di Opera San Francesco e coordinatore dei volontari. Si era occupato precedentemente di formazione dei giovani per la Provincia di Lombardia dei Cappuccini e negli ultimi anni è stato responsabile del convento dei frati Cappuccini di Bergamo.

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