A Terzolas (Tn) in programma cinque giorni di «parole dense, silenzi fecondi, immagini reali, pratiche nuove per un’altra democrazia». Previsto anche l’intervento del ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge
«Noi non taceremo, noi siamo la voce della vostra cattiva coscienza. La Rosa Bianca non vi darà pace» scrivevano nel quarto volantino i giovani della Rosa Bianca tedesca. Altre parole da far riecheggiare si ritrovano tra gli scritti di Hans Scholl: «Dalle macerie risorge alla luce il nuovo spirito. Ma il quotidiano è contraddizione. Macerie e luce nello stesso tempo». È un invito alla memoria e a tracciare nuovi itinerari a 70 anni dal martirio della Weisse Rose.
Per la scuola estiva di formazione, gli organizzatori avevano immaginato altri titoli, ma i diversi avvenimenti e gli sconvolgimenti degli ultimi mesi li hanno spinti a rivedere l’impostazione, costringendoli alla ricerca di parole, silenzi, immagini significative che provino a fornire sguardi differenti sul reale che ci circonda.
Nel programma, ricco di laboratori e dibattiti, si segnalano l’incontro con Agnes Heller, filosofa ungherese, sfuggita dall’Olocausto, dissidente ed esiliata, l’intervista a Giovanni Bazoli, presidente del Consiglio di Sorveglianza di Banca Intesa – San Paolo. e l’intervento del ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge.
La sede della scuola è il convento di Terzolas in Val di Sole, a 50 minuti da Trento.
Info: tel. 331.3494283 (preferibilmente ore serali); rosabianca@rosabianca.org




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