Con due decreti il cardinale Scola ha stabilito le 9 chiese giubilari dove è possibile acquistare l’indulgenza plenaria. Sono 59 invece le chiese penitenziali nelle sette Zone pastorali

di Pino NARDI

«L’Anno Santo della Misericordia, indetto provvidenzialmente dal Santo Padre, a 50 anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II, rappresenta una grande occasione di conversione della nostra “mentalità”, cioè di genesi dell’uomo nuovo. Papa Francesco ci ricorda che “la Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona”». Così scrive il cardinale Scola in «Educarsi al pensiero di Cristo». L’Anno Santo è così anima e continuità dell’anno pastorale guidato dalla nuova lettera pastorale. Nei giorni scorsi l’Arcivescovo in due distinti decreti ha dato attuazione nella Diocesi di Milano stabilendo le chiese giubilari e le quelle penitenziali. 
«Vista la Bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia, Misericordiae vultus, dell’11 aprile 2015 e in particolare considerato quanto stabilito al n. 3 sui luoghi in cui è possibile aprire la Porta della Misericordia – ha scritto il Cardinale – vista la Lettera del Santo Padre con la quale si concede l’indulgenza in occasione del Giubileo straordinario della misericordia, dell’1 settembre 2015, nella quale Papa Francesco chiede che il momento dell’acquisto dell’indulgenza plenaria giubilare (recandosi nelle predette chiese) sia “unito, anzitutto, al sacramento della Riconciliazione e alla celebrazione della santa Eucaristia con una riflessione sulla misericordia” e stabilisce come “necessario accompagnare queste celebrazioni con la professione di fede e con la preghiera per me e per le intenzioni che porto nel cuore per il bene della Chiesa e del mondo intero”; al fine di consentire che ogni fedele possa accedere, anche a livello diocesano, a luoghi significativi per la spiritualità e la carità in cui sperimentare “l’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza” (Bolla Misericordiae vultus, n. 3); stabiliamo che per tutta la durata dell’Anno Santo, a partire dalla domenica 13 dicembre 2015, venga aperta una Porta della Misericordia» in 9 chiese nelle sette zone pastorali. Per Milano la scelta è caduta non solo sulla Cattedrale, “chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani”, ma anche sulla basilica di Sant’Ambrogio e sul Santuario del beato don Carlo Gnocchi, proprio a rendere evidente la valenza di spazi in cui è immediato il richiamo al mondo della sofferenza. Infatti anche per la Zona VI, la Porta sarà nella chiesa della Sacra Famiglia, all’interno dell’Istituto omonimo di Cesano Boscone.
L’Arcivescovo ha inoltre stabilito che «per tutta la durata dell’Anno Santo, siano costituite in Diocesi alcune chiese in cui offrire con maggiore continuità la possibilità di accedere al sacramento della Penitenza (con lettera in data 1 settembre 2015 il Santo Padre ha concesso “a tutti i sacerdoti per l’Anno Giubilare la facoltà di assolvere dal peccato di aborto quanti lo hanno procurato e pentiti di cuore ne chiedono il perdono”), che pertanto assumono la qualifica di chiese penitenziali». Sono 59 nelle sette zone pastorali. 
Sarà inoltre affidato al Comitato diocesano per il Giubileo straordinario della misericordia «il compito di coordinare le iniziative che avranno luogo nelle chiese giubilari e di promuovere, sia nelle chiese penitenziali sia in altre chiese, la presenza di sacerdoti confessori».

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